Il disagio giovanile, acuito anche dall’attuale crisi sanitaria, economica e sociale, come testimoniato da alcuni rapporti di ricerca recentemente pubblicati (OECD, 2017, Vicari, Di Vara, 2021, Niri, 2020), impongono a tutti, in primo luogo a coloro che, per motivi professionali, incarnano responsabilità educative fondamentali, un ripensamento critico dei propri ruoli ed una conseguente presa in carico del fenomeno, per potervi far fronte in modo adeguato ed efficiente.
L'acuirsi di alcune manifestazioni di grande valenza sociale contribuisce a gettare una nuova luce sulle dimensioni del problema e a sollecitare il mondo degli adulti ad una indispensabile quanto urgente presa di coscienza ed attivazione. L'incremento del disagio adolescenziale, non solamente nei suoi aspetti più eclatanti ma anche nelle forme più latenti e sommerse, più difficili da cogliere ed interpretare, richiede una forma d’intervento precisa e coerente, che nasca da una conoscenza e soprattutto da una consapevolezza maturate secondo una precisa intenzionalità educativa.
A tal fine, si rendono necessari percorsi di formazione ed ancor più di stimolazione e riflessione critica che coinvolgano in prima persona tutti gli educatori interessati, chiamati a rispondere ai molteplici ed impellenti bisogni dei giovani con serietà, competenza e solidità.
È in questo scenario che si inserisce il percorso formativo Ricomincio da me: superare il disagio giovanile attraverso l’orientamento scolastico e professionale, che si propone di focalizzare l’attenzione attorno a possibili strategie e/o strumenti come quelli dell’orientamento, in grado di valorizzare l’identità, le competenze e le inclinazioni di tutti e di ciascuno. Come intervenire, dunque, nel concreto, e quali competenze sviluppare per riuscire a mettersi in contatto con l’universo giovanile per superare le forme più eclatanti di disagio. Temi focali del corso sono: la promozione di un ascolto attivo da parte dell’adulto professionista dei bisogni specifici di ciascuno, l’attivazione di strategie volte a favorire una relazione di aiuto in qualsiasi contesto di vita (familiare, scolastico, formativo, professionale, e più in generale, sociale), la realizzazione di un percorso di supporto e accompagnamento per il soggetto in crescita, in grado di riconoscere, mantenere e, se possibile, potenziare le risorse individuali.
Destinatari: dipendenti delle Amministrazioni del comparto scuola delle regioni Lazio e Puglia che hanno aderito al progetto.
Contenuti
1. Il disagio
Che cosa s’intende per disagio giovanile?
Le differenti tipologie di disagio
Leggere i bisogni per prevenire il disagio
Affrontare il disagio: strumenti e strategie di intervento educativo
2. La motivazione
Che cosa s’intende con il costrutto della motivazione?
Teorie e approcci in ambito psico-pedagogico a supporto del costrutto della motivazione
Motivazione intrinseca ed estrinseca: come promuoverle
Motivare i giovani in ambito scolastico, lavorativo e/o professionale.
Strategie e strumenti per motivare i demotivati
Prospettive per un progetto di vita efficace e sostenibile
3. La relazione di aiuto
I caratteri della relazione di cura
Favorire l’ascolto attivo
Promuovere l’empatia
Sviluppare resilienza
4. Promuovere la rete per prevenire o affrontare il disagio giovanile
Natura e funzionalità della rete
I nodi della rete e le loro interconnessioni
Competenze in uscita
Il corso intende:
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Supportare i partecipanti, nel rispetto dei differenti ruoli che ricoprono, nel riconoscere l’importanza del processo di ri-motivazione dei giovani che vivono una condizione di maggiore fragilità;
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Riflettere sul ruolo dell’adulto “motivatore”;
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Proporre strategie di ascolto attivo e di accompagnamento educativo in grado di coinvolgere ciascun soggetto vulnerabile, attraverso l’attivazione di una relazione significativa;
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Declinare le riflessioni sopra elencate all’interno dei contesti di vita del ragazzo: dall’ambito familiare a quello del tempo libero, da quello scolastico a quello lavorativo;
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Consolidare il lavoro di rete degli interlocutori che a diverso titolo sono coinvolti nella presa in carico del minore;
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Giungere alla definizione di buone prassi di presa in carico e di intervento educativo.
Piano formativo
50 ore di formazione tra giugno e dicembre 2022.
Attestato: al termine, ai partecipanti che avranno frequentato l'80% delle ore di lezione sarà rilasciato un Attestato di partecipazione.
Direzione scientifica
Luigi d’Alonzo, Ordinario di Pedagogia Speciale, delegato del Rettore per l'integrazione degli studenti con disabilità e DSA di tutte le sedi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore del Centro studi e ricerche sulla Disabilità e la Marginalità (CeDisMa) e della rivista scientifica "Italian Journal of Special Education for Inclusion".
Faculty
Iscrizioni e costo
I partecipanti che aderiscono al programma Valore PA possono iscriversi al corso selezionandolo sul portale di INPS, dalla propria pagina personale. Il costo del corso sarà totalmente sostenuto da INPS.
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