Il dibattito sulla sostenibilità sta diventando sempre più rilevante a livello nazionale e internazionale. Con l’approvazione, il 25 settembre 2015, da parte delle Nazioni Unite dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) e dei relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), si è affermato chiaramente un giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, richiamando in modo esplicito le responsabilità da parte di cittadini, imprese e pubblica amministrazione di contribuire ad una crescita sostenibile della società.
Il ruolo centrale degli enti locali per l'implementazione degli SDGs è ampiamente riconosciuto dalla letteratura e dalle Nazioni Unite non solo perché le città ospitano la maggior parte della popolazione mondiale e sono responsabili della maggior parte dei consumi, ma anche in virtù dei processi di decentralizzazione delle funzioni che sono attualmente in atto in molti Paesi. Oggi più del 65% degli obiettivi di sviluppo sostenibile riguarda e coinvolge inoltre direttamente le comunità locali.
A fronte di ciò, sorgono, tra le tante, rilevanti sfide manageriali quando si tratta di integrare gli SDGs nel processo della pianificazione strategica delle città. Il piano strategico viene a rappresentare un importante punto di partenza per l'integrazione dell'Agenda 2030 e dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile nel processo di programmazione delle amministrazioni pubbliche, in quanto documento cardine da cui discende tutta la programmazione pluriennale e finanziaria.
Il progetto di ricerca ha mirato pertanto a comprendere come le città Italiane stanno incorporando il concetto di sviluppo sostenibile all’interno del Documento Unico di Programmazione previsto dalla riforma dell’armonizzazione contabile.
Per l’Università Cattolica la ricerca è stata realizzata dal CeCAP - Centro di ricerca per il Cambiamento delle Amministrazioni Pubbliche nelle persone di Elisa Mori (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Facoltà di Economia e Giurisprudenza) ed Elena Zuffada (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Facoltà di Economia e Giurisprudenza), in collaborazione con Enrico Guarini (Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze economico-aziendali e Diritto per l'economia).
Sono state esplorate le seguenti domande di ricerca:
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La sostenibilità fa parte dell'agenda dei politici e dei dirigenti pubblici? In che modo la sostenibilità è integrata nei documenti di pianificazione delle città Italiane?
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Qual è il livello di disclosure sulla sostenibilità?
I casi oggetto di studio sono stati identificati partendo da un’analisi testuale dei Documenti Unici di Programmazione di tutti i 110 capoluoghi di provincia Italiani. Sono stati successivamente selezionati i DUP di 19 città che hanno in qualche misura integrato il paradigma della sostenibilità in una o più fasi del ciclo di pianificazione.
I risultati della ricerca sono stati presentati al Digital workshop «Accounting for Sustainable and Smart Cities» organizzato dalla Nord University Business School (Norway), tenutosi il 15 e 16 settembre 2020 e saranno a breve pubblicati su riviste di settore. Seguici o scrivici per aggiornamenti in merito!