1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2020
Genere: drama, fantascienza
Origine: Regno Unito, Belgio, Estonia, Serbia, Svezia
Durata: 92 minuti
Casa di produzione: Z56Film, BFI Film Fund, Velvet Films
Figure professionali: Chino Moya (regia e sceneggiatura), Johann Myers, Geza Rohrig, Michael Gould (cast)
2. Descrizione
Presentato in anteprima al Fantasia Film Festival 2020, Undergods è il lungometraggio di esordio del regista spagnolo Chino Moya, che aveva fino a quel momento realizzato principalmente video musicali.
La trama del film è costituita dal susseguirsi di brevi episodi che fluiscono uno dentro l’altro, alternando diversi piani temporali e senza una vera e propria cornice narrativa o stacco netto. All’inizio del film, in una sconosciuta città europea dal cielo plumbeo e dal panorama desolato e desolante, Z. e K. guidano uno scalcinato camion raccogliendo morti e moribondi dai margini della strada, raccontandosi a vicenda sogni e incubi che hanno tormentato le loro notti: è questo il punto di inizio da cui si dipanano le tre storie di Undergods.
Nella prima, una coppia vive in un palazzo di recente costruzione e apparentemente deserto, fino a quando si presenterà alla loro porta il fantomatico inquilino di un piano superiore rimasto casualmente chiuso fuori dalla propria abitazione e che turberà irrimediabilmente l’equilibrio della coppia. Nella seconda, un padre, per aiutare la figlia ad addormentarsi, le racconta la storia di un ricco mercante, la cui figlia è stata rapita a scopo di vendetta da un misterioso uomo chiamato semplicemente “Lo Straniero”. Nella terza e ultima storia, un uomo torna a casa dopo quindici anni di lavoro in una colonia penale per scoprire che la moglie, in sua assenza, si è risposata.
Nonostante un quadro narrativo frastagliato e di difficile interpretazione, Undergods ha ricevuto gli elogi della critica cinematografica europea, che ne ha lodato soprattutto il comparto fotografico.
3. Descrizione
Undergods è un film difficilmente collocabile all’interno di un preciso ambito distopico. Per quanto la scena introduttiva con Z. e K. lasci presuppore un futuro piagato dalle conseguenze di una guerra nucleare, come lascerebbero intendere le città ridotte in macerie e il cielo malato e grigio, le successive storie alternano surrealismo a black humor in uno sviluppo narrativo appena accennato. Un filone conduttore tra i tre episodi può essere la figura dell’Altro, un individuo misterioso, straniero o creduto morto che rompe l’equilibrio della quotidianità per avvicinare i protagonisti alla soglia di un incubo senza apparente via di uscita e un destino sconosciuto e, allo stesso tempo, terribile. Undergods, così, può essere letto, secondo diverse voci all’interno della critica cinematografica, come la profezia di un disastro imminente a cui l’umanità si starebbe avvicinando, deriva catastrofica della cieca ricerca del progresso e dell’avanzamento tecnologico e scientifico in quanto tali.
4. Coordinate spazio-temporali
Undergods è ambientato in un futuro non meglio precisato, sebbene le tre storie del film presentino una successione temporale non lineare e difficilmente identificabile con precisione. Girato tra Tallinn e Belgrado, il film si limita a indicare una non meglio specificata città europea come setting dell’azione.
Keywords, tag: allegoria, black humor, Estonia, guerra atomica, Regno Unito, Serbia, società post-apocalittica, surrealismo, Svezia