1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2018
Origine: Israele
Canale di messa in onda: Hot 3
Numero di stagioni/episodi: 1/6
Genere: drama, ucronia
Figure professionali: Ori Elon, Yehonatan Indursky (creatori, sceneggiatori), Assi Cohen, Rotem Sela, Shuli Rand (cast)
2. Descrizione
Creata da Ori Elon e Yehonatan Indursky, già noti per Shtisel, distribuita a livello internazionale da Netflix nel 2018, Autonomies è una serie televisiva israeliana trasmessa dal canale via cavo Hot 3, di proprietà di Keshet Media Group.
In un presente alternativo, il territorio israeliano è stato scisso in due entità politicamente separate: lo stato laico di Israele, con capitale Tel Aviv, e l’Autonomia Ebraica in Terra Santa, con capitale Gerusalemme e governata dalla corrente ultra-ortodossa degli haredi. I due stati sono separati da mura di acciaio e da una serie di check-point che prevedono controlli serrati per chiunque desideri accedere alla Terra Santa.
Broide è un becchino residente nell’Autonomia e un piccolo contrabbandiere che utilizza i suoi frequenti viaggi in territorio israeliano per importare merci illegali come carne di maiale o libri proibiti dalla legge. Un giorno Broide riceve un’inusuale richiesta dal rabbino a capo dell’Autonomia: rapire una bambina cresciuta a Tel Aviv ma che in realtà sarebbe la nipote del religioso, fino a quel momento data per morta per un tragico scambio di identità in ospedale al momento della nascita. Dietro le richieste sempre più insistenti del rabbino e le sue minacce, Broide accetterà l’incarico, scatenando contro la sua volontà una reazione a catena che riaccenderà nuovamente il conflitto mai sopito tra l’Autonomia e lo stato di Israele.
Presentata al Festival Séries Mania di Lille nel 2018, Autonomies ha ricevuto una buona accoglienza in patria e Keshet ha inserito la serie nel suo catalogo di scripted format per possibili rifacimenti internazionali.
3. Ambiti distopici
Come rilevato nell’ampio dibattito sulle pagine della stampa locale all’uscita della serie, in Autonomies prende corpo uno dei timori più diffusi nella società israeliana contemporanea, ovvero quello di una scissione all’interno della comunità ebraica, un conflitto interno alle diverse anime che compongono Israele e che a cadenza quasi regolare (si pensi, ad esempio, alle tensioni tra governo e i rappresentanti della comunità haredi in merito alla gestione dell’epidemia da Sars Cov-2 in Israele) rischia di sfociare in manifestazioni violente. La divisione tra la “secolarizzata” Tel Aviv e la “tradizionale” Gerusalemme, una dicotomia ormai ricorrente, raggiunge nella serie esiti drammatici con la creazione di uno stato nello stato, l’irrigidimento dei rapporti diplomatici tra le due parti e un sostanziale isolamento degli haredi dalla vita politica, sociale ed economica di Israele.
Nella serie non sono presenti riferimenti alla questione palestinese, sebbene i muri che circondano l’Autonomia ricordino quelli che separano la Striscia di Gaza dal territorio israeliano.
4. Coordinate spazio-temporali
Autonomies è ambientata in un 2018 alternativo, ventinove anni dopo la guerra civile scatenata dall’estensione del servizio militare anche ai giovani haredi (il tema è ricorrente nel discorso pubblico e politico in Israele e spesso tema di scontro tra lo stato centrale e le minoranze ultra-ortodosse, come nel caso delle violente manifestazioni del 2014) che ha portato alla creazione dell’Autonomia. La serie si svolge tra Tel Aviv, capitale economicamente e tecnologicamente avanzata del “nuovo” stato di Israele, e Gerusalemme, centro dell’Autonomia Ebraica in Terra Santa. L’Autonomia è circondata da altissime mura in acciaio che contribuiscono ad alimentare il senso di isolamento della nuova realtà territoriale.
Keywords, tag: conflitto religioso, conflitto sociale, crisi società democratica, fantapolitica, Israele, ucronia