Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2000
Origine: Giappone
Genere: thriller, azione
Durata: 114 minuti
Casa di produzione: Battle Royale Production Committee
Figure professionali: Kinji Fukasaku (regia e sceneggiatura), Kenta Fukasaku (sceneggiatura), Takeshi Kitano, Tatsuya Fujiwara, Aki Maeda (cast)
Soggetto: Koushum Takami, Battle Royale, 1999; trad. it. (1° ed.), Battle Royale, Mondadori, Milano 2009

 

2. Descrizione

Tra i più celebri lungometraggi giapponesi del XXI secolo, Battle Royale è il film più noto del regista Kinji Fukasaku, che ne ha curato la sceneggiatura insieme al figlio Kenta.
In un futuro prossimo segnato da una profonda crisi economica e preoccupanti episodi di criminalità giovanile, le autorità governative emanano il “Millenium Educational Reform Act”: ogni anno, una classe di liceali è costretta a prendere parte alla Battle Royale, un violento e sadico gioco in cui gli studenti devono uccidersi a vicenda, pena l’attivazione del collare esplosivo che ogni giocatore indossa. Solo uno studente sopravviverà ai tre giorni di massacro e potrà tornare a casa.
Il film, in particolare, segue le vicende di Shuya e Noriko, due studenti legati da una profonda amicizia. I due fanno parte della classe selezionata per l’annuale Battle Royale e, partiti per quella che loro credevano essere una normale gita scolastica, si ritrovano invece su un’isola deserta dove, sotto gli occhi dei militari e del Professor Kitano, un ex insegnante di Shuya e Noriko che aveva rassegnato le dimissioni dopo essere stato ferito da uno studente, dovranno prendere parte al gioco mortale. I due protagonisti cercheranno in tutti i modi di sopravvivere e, allo stesso tempo, mantenere intatto il legame che li ha tenuti uniti fino a quel momento.
Il titolo è stato al cento di numerose controversie nel suo paese di origine sin dall’uscita, guadagnando però un seguito di culto a livello internazionale. Dal film è stato poi tratto un sequel, Battle Royale II: Requiem (2003), scritto e diretto da Kenta Fukasaku e accolto freddamente dalla critica, e un manga. Il titolo, inoltre, ha influenzato numerose opere audiovisive e videoludiche successive, trasformando la “Battle Royale” in un vero e proprio genere reso celebre, seppur con toni molto più leggeri, da videogiochi come PlayerUnknown’s Battleground e Fortnite, oltre ad essere stato ripreso di recente anche dalla serie coreana di Netflix Squid Game.

 

3. Ambiti distopici

Battle Royale ha tracciato un solco profondo nell’immaginario pop contemporaneo, diventando nel corso degli anni la fonte di ispirazione di numerose opere audiovisive, letterarie e videoludiche.
Contrariamente al romanzo-soggetto di Takami, che si concentrava soprattutto sui metodi ultra-violenti e oppressivi del nuovo regime totalitario del Giappone, il film di Fukasaku punta su altri elementi, quali l’intersezione tra adolescenza e cieca violenza. Come riportato dallo stesso regista in numerose interviste in cui ricordava la sua infanzia da manovale in una fabbrica di munizioni durante la Seconda Guerra Mondiale, Battle Royale è una grande allegoria dal conflittuale rapporto tra il mondo adulto e la problematica età di mezzo rappresentata dall’adolescenza. Messi di fronte alle nuove regole della Battle Royale, i legami di amicizia che legavano il gruppo si spezzano per lasciare spazio al solo criterio della sopravvivenza individuale.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Diversamente dal romanzo di Takami, che presenta coordinate spazio-temporali ben definite (il romanzo è un’ucronia ambientata in Giappone in un 1997 alternativo in cui le potenze dell’Asse sono uscite vincitrici dalla Seconda Guerra Mondiale e in cui il paese del Sol Levante è retto da una dittatura totalitaria), il film di Fukasaku presenta coordinate temporali più incerte, limitandosi a indicare un futuro prossimo come tempo dell’azione. L’ambiente principale del film, invece, è l’isola deserta su cui si tiene l’annuale Battle Royale.

 

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