1. Informazioni generali
Anni di uscita: 2016-2018
Origine: Stati Uniti
Canale di messa in onda: USA Network (disponibile in Italia nel catalogo Netflix)
Numero di stagioni/episodi: 3/36
Genere: fantascienza
Figure professionali: Carlton Cuse, Ryan J. Condal (ideatori), Juan José Campanella (produttore esecutivo), Josh Holloway, Sarah Wayne Callies, Peter Jacobson (cast)
2. Descrizione
Creata da Carlton Cuse, già produttore di Lost, e Ryan J. Cordal, Colony è una serie televisiva statunitense trasmessa dalla rete cable USA Network tra il 2016 e il 2018. La serie è stata distribuita in Italia da Netflix a partire dal 2019.
In un futuro prossimo, la Terra viene invasa da una specie di origine extraterrestre. Le grandi metropoli vengono circondate da altissime mura e trasformate in “blocchi”, senza alcuna possibilità per i cittadini di uscire dal perimetro stabilito. Il potere politico viene esercitato da un governo collaborazionista denominato “Colony Transitional Authority” che, tramite il braccio armato dell’Homeland Security, reprime ogni moto di protesta e si assicura che vengano rispettate le nuove direttive emanate dagli invasori.
Will Bowman è un agente speciale del FBI che, per scampare al reclutamento forzato nella Homeland Security di tutte le forze di sicurezze operanti negli Stati Uniti, si finge un meccanico per tenere al sicuro la sua famiglia. Quando il tentativo di ricongiungersi con il figlio Charlie, rimasto isolato dal resto della famiglia nel blocco di Santa Monica dopo “L’Arrivo”, fallisce a causa di un attentato. Caduta la copertura, a Will viene offerto un posto di prestigio nella Homeland Security per indagare sulle attività della Resistenza, un gruppo clandestino dedito ad azioni di sabotaggio e guerriglia urbana, con la promessa di ritrovare Charlie. La moglie di Will, Kate, è all’insaputa del marito uno dei membri della cellula della Resistenza e sfrutterà la nuova posizione del marito per vendere informazioni ai suoi compagni di lotta.
Colony ha ricevuto diversi apprezzamenti da parte della critica di settore, ottenendo anche diverse candidature ai Saturn Awards, che premiano le migliori opere audiovisive di fantascienza.
3. Ambiti distopici
Come affermato in diverse interviste sia da Cuse che da Condal, Colony si ispira, seppur in modo indiretto, a fatti storici. In particolare, i due creatori si sono ispirati alla Parigi invasa dalle truppe tedesche nel corso della campagna di Francia del 1940. Più che sugli occupanti alieni, che restano sullo sfondo della narrazione per quasi l’intera durata della serie, Colony intende focalizzarsi sulla vita quotidiana sotto un governo collaborazionista, dove un ristretto manipolo di persone, scelte con criteri quasi sempre arbitrari, esercita un potere assoluto sui propri pari grazie all’autorità conferita da una non-presenza. Nonostante alcune restrizioni (è in vigore il coprifuoco nelle ore notturne; il baratto è diventata la forma di commercio prevalente, soprattutto per procurarsi medicinali; la benzina è riservata ai veicoli dell’Homeland Security), buona parte della popolazione sembra essersi ormai abituata alla vita sotto il governo della “Colony Transitional Authority” e solo un ristretto gruppo ha scelto di aderire alla Resistenza.
4. Coordinate spazio-temporali
Colony, si svolge in un futuro non meglio specificato, a poco meno di un anno di distanza dall’Arrivo. Risultano più precise, invece, le coordinate spaziali della vicenda, che si sviluppa tra i “blocchi” di Los Angeles (la città è suddivisa in due aree, una adibita a quartiere residenziale per la popolazione e la cosiddetta “Green Zone”, dove risiedono le persone con incarichi nel governo collaborazionista), Santa Monica e della San Fernando Valley, mentre gli ultimi episodi della serie hanno come scenario dell’azione la città di Seattle. Per quanto non vengano mai fornite indicazioni precise in merito, viene fatto intendere come gli Stati Uniti non siano l’unico territorio sotto occupazione aliena.
Keywords, tag: alieni, collaborazionismo, crisi società democratiche, fantascienza, invasione, occupazione