1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2020
Origine: Stati Uniti
Canale di messa in onda: TNT (distribuzione internazionale su Netflix)
Numero stagioni/episodi: 3/30
Genere: fantascienza, thriller
Figure professionali: Bong Joon-ho (produttore), Jennifer Connelly, Daveed Diggs (cast)
Soggetto: Jacques Lob, Jean-Marc Rochette, Le Transpercenéige, 1982; trad. it. Snowpiercer-Transpercenéige, Editoriale Cosmo, Reggio-Emilia 2012 (graphic novel); Snowpiercer, diretto da Bong Joon-ho, 2013 (film)
2. Descrizione
Ispirata dall’omonimo film del 2013 del regista sudcoreano Bong Joon-ho, a sua volta tratto dalla graphic novel del 1982 La Transpercenèige, distribuita nei paesi francofoni, Snowpiercer è una sorta di prequel della pellicola cinematografica, trattando avvenimento che si collocano idealmente cinque anni prima. Anno 2026: in seguito ai ripetuti falliti tentativi di porre un freno al surriscaldamento globale, il mondo si è trasformato in un’immensa lastra di ghiaccio, un deserto anomalo e invivibile. Gli unici sopravvissuti hanno trovato posto a bordo dello Snowpiercer, un treno che viaggia a moto perpetuo intorno alla Terra. Ma è una salvezza apparente; a bordo del treno lungo 1.001 vagoni, infatti, trovano inizialmente posto solamente i “ricchi” privilegiati, mentre i “poveri”, il resto del popolo assalta il treno stabilendosi poi a bordo. Qui si registrano forme sempre più estreme di disuguaglianza, con i vagoni di testa in cui la vita scorre agiata e nel lusso, e i vagoni di coda popolati di povertà e indigenza. Le rivolte che scoppiano nei vagoni di coda portano il caos nel treno e ridefiniscono le relazioni. Estendendo il racconto in una dimensione pluristagionale e pluriepisodica, la serie – a differenza del film – abbandona progressivamente il focus sulla lotta di classe come conseguenza della crisi climatica per trasformarsi in un crime-thriller orientato alla dimensione procedural e alla risoluzione dei casi che si verificano a bordo del treno.
3. Ambiti distopici
Come già avvenuto nei precedenti lavori del regista Bong Joon-ho (il film omonimo e Parasite, per esempio), i temi distopici al centro della serie riguardano le conseguenze democratiche e sociali della crisi ambientale. La catastrofe generata dal surriscaldamento globale, innesco della trama, porta infatti la popolazione a una “migrazione” attraverso il treno che dà il nome alla serie e all’emersione di tensioni sociali incontrollabili. Come spesso accade, lo scenario distopico e post-apocalittico viene alimentato attraverso una rappresentazione di una società “spaccata” tra un’élite che può godere di maggiori benefici e uno strato più basso e marginale della popolazione in sofferenza; una divaricazione intorno a cui si gioca il meccanismo dello scontro che qui rappresenta un elemento centrale della narrazione. Anche il tema della “sorveglianza” e del controllo, espediente classico delle società distopiche, è presente in Snowpiercer: la voce degli annunci, la protagonista Melanie Cavill (Jennifer Connelly) è in realtà l’unico anello di contatto con Mr. Wilford, ideatore del treno, e di fatto entità che “domina” sui passeggeri.
4. Coordinate spazio-temporali
La serie si svolge prevalentemente in interni, ovvero appunto i vagoni del treno. Non vi sono pertanto espliciti riferimenti a luoghi reali specifici, anche se nella sigla iniziale compare una cartina geografica in cui pare che il viaggio cominci dalla Russia settentrionale. Il paesaggio all’esterno del treno è quello di un tipico scenario post-apocalittico, gelido e buio, un inferno di ghiaccio in cui prevalgono colori ed estetica freddi. Si fa riferimento nella serie al Nuovo Eden, come territorio di cui va in cerca il treno, come luogo in cui stabilizzarsi per fuggire dalla distruzione del pianeta. La temporalità di Snowpiercer prvilegia il futuro prossimo; le vicende sono ambientate nel 2026, qualche anno prima appunto della collocazione temporale del film da cui è tratta.
Keywords, tag: cambiamento climatico,classi sociali, futuro post-apocalittico, migrazione, riscaldamento globale