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Facoltà di: SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

Politiche pubbliche

Milano

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Ammissione
Durata
2 Anni
Lingua
Italiano
Classe Di Laurea
LM-63 (Scienze delle pubbliche amministrazioni)

Lezioni primo semestre 2023/2024

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LM_Politiche pubbliche – CrimeSec_POLISI.pdf
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132 KB
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application/pdf
CrimeSec/POLISI - Scarica qui (versione 27 settembre 2023)
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LM_Politiche pubbliche – MOST.pdf
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113 KB
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MOST - Scarica qui (versione 27 settembre 2023)

La metodologia didattica

Le lezioni sono sia in forma frontale, sia in forma laboratoriale. Nei laboratori si prevede anche l’addestramento all’uso di software dedicati per l’analisi di dati applicati alle politiche. È prevista la presenza di professori stranieri come visiting professor. Inoltre, per gli studenti che devono acquisire conoscenze statistiche, economiche e giuridiche di base sono previsti precorsi che si svolgono prima dell’inizio delle lezioni.

Il formato

Le lezioni si concentrano tendenzialmente in tre giorni la settimana per una migliore gestione dei tempi di studio. Il secondo semestre del secondo anno è prevalentemente dedicato alla promozione dell’inserimento dello studente nella realtà lavorativa attraverso uno stage curricolare.          
Lo stage può essere svolto presso enti pubblici, privati e del terzo settore. Lo studente può inoltre scegliere un’esperienza di studio all’estero tramite le università convenzionate con l’Università Cattolica all’interno del programma Erasmus o di altri progetti internazionali.

Piani di studio

Per il conseguimento della laurea magistrale si devono acquisire almeno 120 crediti formativi universitari.
Ad ogni esame viene attribuito un certo numero di crediti, uguale per tutti gli studenti, e un voto (espresso in trentesimi) che varia a seconda del livello di preparazione.
Il voto attribuito alla prova finale viene espresso in centodecimi.
La laurea magistrale in Politiche pubbliche offre la possibilità di scegliere tra due diversi curricula.

Questo curriculum si concentra sulla progettazione, la gestione, l’analisi e la valutazione delle politiche e degli interventi di promozione del benessere personale e collettivo (per l’inclusione e la coesione sociale, la tutela e la promozione della salute, lo sviluppo del capitale umano, la crescita e la tutela del territorio e del patrimonio artistico-culturale, lo sviluppo sostenibile). La rilevanza dei temi trattati nel curriculum è data dalla profonda riconsiderazione in corso rispetto al significato e ai modi dell’intervento pubblico e privato nell’economia e nella società, sia a livello internazionale che in Italia. Ad esempio, mentre è aumentata l’esigenza di contenere le dimensioni, e soprattutto, i disavanzi dei bilanci pubblici, è cresciuto il numero delle persone bisognose di ottenere qualche forma di sostegno da parte della comunità. Le due esigenze possono diventare compatibili solo spendendo meglio le risorse, rendendo sempre più pluraliste le politiche e immaginando come il “bene comune” possa essere perseguito anche da soggetti di natura privata.

Questo curriculum mira dunque a fare apprendere le metodologie e gli strumenti operativi che consentono di ideare politiche e interventi in grado di affrontare in modo innovativo i problemi collettivi, aumentando il grado di autonomia delle persone e delle comunità, così da rendere le prime più libere e le seconde più sostenibili. Il percorso di studio si concentra anche sugli strumenti tecnici, che consentono di misurare in maniera precisa l’efficacia degli interventi realizzati.

Tra i possibili sbocchi professionali, si segnalano i quadri e dirigenti della pubblica amministrazione (comuni, regioni, stato, Unione Europea, enti pubblici non territoriali), di imprese a fine di lucro e di organizzazioni non profit che operano nei settori del welfare e del benessere collettivo.

In contesti pubblici, il profilo professionale si presta a svolgere funzioni di supporto alla programmazione, gestione e valutazione di interventi nei settori del welfare. Nei contesti privati (profit e non profit) le competenze acquisite permettono inoltre di ricoprire funzioni di ideazione e gestione di strumenti per il welfare aziendale, oltre che di facilitazione delle partnership pubblico-privato.

Inoltre si segnala la figura dell’Operatore per la gestione e le strategie ambientali. In questo caso all'interno di imprese del settore privato, la persona formata può operare nelle funzioni/uffici 'ambiente sicurezza' per l'interpretazione e applicazione delle normative ambientali e delle eventuali strategie volontarie di impresa (Corporate Social Responsibility, reporting ambientale e sociale di impresa). Nell'ambito di istituzioni pubbliche europee ed internazionali, la persona può operare nei processi di policy making e nel supporto ad essi, ad esempio attraverso il supporto di ricerca e gestione delle conoscenze, l'interazione con gli stakeholders, la valutazione dei processi di implementazione. Nell'ambito di istituzioni locali, può operare nei processi implementativi delle normative ambientali, nella formulazione di strategia di sviluppo locale sostenibile (es piani di gestione del territorio), nelle funzioni di comunicazione con gli stakeholders locali, nell'applicazione di Agenda 21 Locale, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

CrimeSec offre una formazione per capire e affrontare i problemi della criminalità e della sicurezza nelle istituzioni pubbliche e private. Queste competenze richiedono conoscenze interdisciplinari (criminologia, sociologia, economia, diritto, metodologia della ricerca, statistica, tecnologie per la sicurezza) e capacità di applicazione (apprendimento all’utilizzo di diversi software di analisi dati).

Per fornire una preparazione analitica e professionale di alto profilo CrimeSec punta su una didattica innovativa (alcuni corsi in inglese, redazione di paper, insegnamenti modulari, analisi empiriche con software dedicati, valutazione in itinere) e sull’esperienza di docenti che provengono dalla ricerca, dalle imprese e dalla pubblica amministrazione.

I laureati di CrimeSec sono molto richiesti per ricoprire diversi ruoli in organizzazioni private e pubbliche. In queste realtà analizzano e identificano i rischi criminalità e sicurezza; individuano ed elaborano strumenti di monitoraggio, valutazione, prevenzione e riduzione del danno; contribuiscono allo sviluppo di iniziative, misure e piani di sicurezza dell’organizzazione e allo svolgimento di attività operative connesse alla funzione di prevenzione e gestione di eventi dannosi (es. reati, disastri naturali, etc.).

L’esperienza di stage offre un’importante opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Grazie al supporto didattico del Centro Transcrime, gli studenti di CrimeSec ogni anno ricevono offerte di stage nel settore della criminalità e della sicurezza da imprese e istituzioni. Spesso gli stage si evolvono in contratti di lavoro al termine degli studi.