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Facoltà di : MEDICINA E CHIRURGIA

Medicina e cure Palliative

Roma

Anno Accademico
2023/2024
Lingua
Italiano
Area Tematica
Sanitaria medica

Scuola accreditata

Benvenuti nella Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative della Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli nel campus di Roma dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

La scuola di specializzazione si presenta 

Nome file
sds-Medicina e cure palliative - 22-23.pdf
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127 KB
Formato
application/pdf
Piano degli studi

Lo Specialista in Medicina e Cure Palliative deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali, sia intra che extra ospedaliere, nel campo dell’assistenza ai pazienti in fase avanzata di malattia ad esito incerto o segnatamente infausto. Per arrivare a tale stato di maturità lo specialista deve seguire un percorso formativo che gli consenta di conoscere la storia naturale delle malattie croniche degenerative e così raggiungere piena consapevolezza delle problematiche cliniche, diagnostiche e terapeutiche che caratterizzano il percorso delle diverse patologie, siano queste internistiche, oncologiche o di pertinenza specialistica. Egli deve sapere intervenire nel processo di cura di tutti i quadri clinici delle più diffuse patologie croniche in fase evolutiva ed avanzata, in prima persona e attraverso il confronto interprofessionale e multidisciplinare nelle situazioni in cui viene consultato da altri specialisti o dal medico di medicina generale e nell’ambito dell’equipe di cure palliative. In particolare, interviene nella fase diagnostico terapeutica allo scopo di migliorare la qualità della vita del paziente, nel processo comunicativo, nella valutazione socio familiare, spirituale, psicologica, nell’elaborazione del piano assistenziale e di cure; deve saper individuare le volontà del malato e considerare le implicazioni etiche del processo decisionale. Deve sviluppare conoscenze e competenze di management sanitario al fine di ottimizzare le risorse secondo i principi e gli standard di qualità, efficacia, efficienza ed accettabilità degli interventi; deve inoltre avere nozioni riguardanti la ricerca epidemiologica e clinico-terapeutica applicata alla palliazione; deve acquisire nozioni di risk management e promuovere iniziative educative per sviluppare una cultura della salute che integri i concetti di cronicità e di accompagnamento alle fasi terminali.

Lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nella diagnosi clinica e strumentale e nel trattamento, anche in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie internistiche, di quelle oncologiche, delle patologie di apparato che comprendano malattie ad evoluzione cronica degenerativa come quelle pneumologiche, neurologiche, nefrologiche, cardiologiche, ematologiche, ortopediche, gastroenterologiche, endocrino-metaboliche, reumatologiche, delle patologie indotte da processi infettivi, nonché delle condizioni di polimorbilità evolutiva legate all'invecchiamento.

Lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle malattie che riguardano i diversi sistemi dell’organismo, le conoscenze teoriche e pratiche dei principali settori di diagnostica strumentale e di laboratorio relative alle suddette malattie, l’acquisizione della capacità di valutazione delle connessioni ed influenze internistiche e specialistiche. Deve pertanto saper riconoscere i sintomi e i segni clinico-funzionali con cui si manifestano le malattie di vari organi ed apparati, avendo acquisito le conoscenze fondamentali diagnostiche, terapeutiche, psicologiche ed etiche necessarie per una visione globale del paziente. A tal fine deve maturare la capacità di inquadrare clinicamente il paziente sulla base dell'anamnesi e dell'esame obiettivo; sviluppare capacità diagnostiche critiche ed analitiche; acquisire familiarità con le principali procedure diagnostiche ed indagini laboratoristico-strumentali; riconoscere ed essere in grado di affrontare le principali emergenze mediche; familiarizzarsi con le risorse terapeutiche per programmarne l’uso ottimale e riconoscerne le indicazioni e controindicazioni, così come gli effetti di interazione e i possibili incidenti iatrogeni; acquisire le nozioni fondamentali relative alle metodologie di ricerca clinica ed alle sperimentazioni farmacologiche; conoscere le problematiche fondamentali relative a prevenzione, sanità pubblica e medicina sociale.

Lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nel riconoscimento e nel trattamento, in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie.

Lo specializzando deve acquisire in modo progressivo anche le competenze diagnostico terapeutiche necessarie alla presa in carico e alla gestione clinica dei quadri complessi di pazienti in tutte le fasi delle patologie croniche ad evoluzione sfavorevole; la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari riguardo al consenso informato, al possibile supporto terapeutico e alle decisioni cliniche per il controllo dei sintomi anche per l’accompagnamento nel fine vita; la capacità di interagire con gli altri specialisti e le altre figure professionali sanitarie; le competenze in merito alla organizzazione sanitaria e al governo clinico; le conoscenze sulla ricerca e la medicina basata sull’evidenza nei diversi ambiti delle discipline. Dovrà quindi affinare conoscenza teorica e competenza professionale nel. riconoscimento e nel trattamento delle fasi avanzate di malattia e del fine vita, soprattutto in riferimento all’individuazione del passaggio tempestivo e progressivo dalle cure attive alle cure palliative, con la capacità di interagire efficacemente con gli specialisti in tutte le fasi delle patologie sopra citate, comprese le condizioni cliniche di inguaribilità avendo maturato particolare capacità nella valutazione e nel trattamento delle condizioni caratteristiche delle fasi avanzate di queste.”

Al termine del Corso, lo Specializzando dovrà, almeno, avere:

  • eseguito attività assistenziale nei Servizi di Cure Palliative in Hospice, in Unità di Cure Palliative domiciliari (UCP) e in ospedale redigendo e controfirmando almeno 100 cartelle cliniche dei pazienti ricoverati o ambulatoriali seguiti personalmente; le cartelle debbono riportare un esame obiettivo completo che comprenda tra l’altro, la valutazione dello stato nutrizionale;
  • eseguito almeno 50 colloqui con il paziente e la famiglia circa la diagnosi e la fase evolutiva della patologia di base, la prognosi, il percorso terapeutico le opzioni di trattamento palliativo, gli obiettivi di cura e le cure di fine vita e la scelta organizzativa del piano di cura;
  • partecipato attivamente alla gestione, fino alla morte, di almeno 50 pazienti nella fase terminale di malattia;
  • partecipato alla valutazione e pianificazione assistenziale e terapeutica di almeno 100 pazienti che necessitano di Cure Palliative in Ospedale nelle fasi di consulenza e ambulatoriali delle cure palliative;
  • partecipato alla valutazione e impostazione del piano terapeutico-assistenziale multidisciplinare in Hospice, nella Unità di Cure Palliative domiciliari e nei servizi ospedalieri di cure palliative;
  • partecipato alla valutazione dell’esito dei piani di cura applicati;
  • organizzato uno o più audit clinici per il miglioramento della qualità dell’assistenza

Per la tipologia della Scuola in Medicina e Cure palliative (articolata in quattro anni di corso) gli obiettivi formativi sono i seguenti:

Obiettivi formativi di base Lo specializzando deve approfondire e aggiornare le proprie conoscenze sulla evoluzione delle più diffuse condizioni di cronicità complesse e in fase avanzata, sulle correlazioni fisiopatologiche tra l'alterazione funzionale dei vari organi ed apparati e le sindromi cliniche e i sintomi correlati oltre che sulla conoscenza di linee guida per il trattamento farmacologico palliativo. In particolare egli deve apprendere le metodiche di valutazione di qualità della vita, la conoscenza della fisiopatologia del dolore, la individuazione e la interpretazione dei bisogni di salute degli individui e delle loro famiglie, e della appropriatezza e dell’efficacia degli interventi assistenziali, l’acquisizione delle capacità di ascolto, di relazione e di comunicazione interpersonale; la acquisizione dei principi dell’etica medica e della bioetica clinica, la capacità di una impostazione teorica e operativa finalizzata al lavoro interprofessionale.

Obiettivi della formazione generale Lo specializzando deve acquisire le conoscenze epidemiologiche, cliniche, psicologiche, etiche e gestionali e la metodologia del ragionamento clinico per un approccio globale e unitario alla soluzione di problemi di salute complessi; lo sviluppo del ragionamento clinico orientato all'analisi “per problemi” e alla loro risoluzione; la conoscenza della prognosi a breve termine delle varie patologie e sindromi cliniche; la maturazione di capacità diagnostiche critiche ed analitiche (diagnosi per elementi positivi, eziologica e differenziale), impostando e verificando personalmente l’iter terapeutico; l’approfondimento delle conoscenze relative ai farmaci sia per le caratteristiche farmacologiche sia per le indicazioni e controindicazioni, le interazioni; la maturazione della capacità critica necessaria all'applicazione, nel singolo caso, dei risultati della ricerca scientifica; la capacità di applicare la metodologia della ricerca clinica sperimentale e terapeutica, e della ricerca epidemiologica; la conoscenza del corretto utilizzo delle risorse e del budget e del monitoraggio della qualità dell’assistenza; deve acquisire le capacità di ascolto e di relazione necessarie per comunicare efficacemente con i pazienti, i familiari e le altre figure professionali coinvolte nella gestione del malato; deve apprendere i principi etici coinvolti nel processo decisionale medico con particolare riguardo alle fasi che caratterizzano il fine vita. Obiettivi formativi della tipologia della Scuola

Le finalità didattiche della Scuola di Specializzazione sono articolate nelle seguenti aree:

1. cure palliative e medicina palliativa sulla base di una conoscenza delle traiettorie di malattie che esitano in un processo cronico degenerativo ed evolutivo;

2. principi, definizioni, clinica, aspetti normativi, modelli organizzativi delle cure palliative e della medicina palliativa; 3. controllo del dolore e dei sintomi;

4. aspetti psicosociali e spirituali della cura;

5. aspetti etici e legali;

6. comunicazione;

7. lavoro di equipe;

8. management/business intelligence.

Al termine del Corso, lo Specializzando deve:

  • conoscere la storia naturale delle principali patologie ad evoluzione cronica e degenerativa;
  • conoscere la definizione e i principi fondamentali della medicina palliativa e delle Cure Palliative (qualità di vita, cure palliative precoci e simultanee e cure di fine vita);
  • sapere individuare correttamente il bisogno precoce di cure palliative inquadrandolo nel percorso diagnostico terapeutico delle diverse patologie croniche evolutive;
  • sapere integrare le proprie conoscenze con quelle degli specialisti delle diverse patologie croniche evolutive allo scopo di pianificare percorsi diagnostico terapeutici personalizzati sulla evoluzione della patologia di base;
  • sapere applicare le proprie conoscenze e competenze alle situazioni di terminalità anche nell’acuzie e nell’emergenza;
  • conoscere i criteri clinici che consentono di porre l'indicazione ad un percorso di cure palliative in riferimento anche a quelli per l'eleggibilità ai diversi setting assistenziali;
  • conoscere gli strumenti di valutazione e misurazione dei bisogni specifici per le cure palliative, in particolare dei sintomi e dei quadri clinici pertinenti;
  • saper utilizzare gli strumenti di valutazione prognostica e gli strumenti per identificare i pazienti in rapporto alle traiettorie delle diverse patologie;
  • sapere individuare e applicare gli strumenti della sanità digitale attraverso l’utilizzo di dispositivi e app ‘mobile’ al fine di assicurare la transizione e la condivisione delle informazioni attraverso la gestione di piattaforme ICT;
  • saper utilizzare, attraverso i sistemi digitalizzati, gli strumenti di valutazione multidimensionale;
  • saper utilizzare applicativi di ‘business intelligence integrata’, che consentono la misurazione degli indicatori di assistenza, di performance ed economici (Big data);
  • saper diagnosticare e trattare il dolore e gli altri sintomi, le complicanze e le emergenze di tutte le patologie più rilevanti nelle fasi avanzate;
  • saper riconoscere i sintomi refrattari al fine di porre l'indicazione e di eseguire la sedazione palliativa; Il Ministro dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro della salute
  • saper identificare i bisogni complessi psicologici, sociali, esistenziali e spirituali dei pazienti;
  • saper gestire il consenso informato, le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e la Pianificazione Condivisa delle Cure (PCC);
  • conoscere i fondamenti della organizzazione dei servizi di Cure Palliative in base alle normative e saper attivare i servizi di Cure Palliative in ambito Regionale;
  • conoscere l’organizzazione regionale della Rete di Cure Palliative; - saper identificare e valorizzare i fattori che favoriscono il lavoro di equipe;
  • saper riconoscere i bisogni psicologici, sociali, esistenziali e spirituali del paziente e della famiglia, nonché i possibili quadri psicopatologici e i diversi atteggiamenti e risposte emozionali davanti alla malattia inguaribile e al processo del morire;
  • saper comunicare ed instaurare una relazione con il paziente e la famiglia, riconoscendo i fattori che promuovono una comunicazione empatica e personalizzata anche nella gestione delle comunicazioni “difficili”;
  • saper integrare nella pratica clinica ed assistenziale un approccio multidimensionale non solo clinico, esemplificato dal concetto di “dolore totale" valorizzando i passaggi significativi della biografia, della vicenda umana e personale del paziente, come componenti fondamentali nel processo di accompagnamento;
  • saper riconoscere le implicazioni bioetiche nell’ambito delle Cure Palliative, in particolare relativamente alla informazione del paziente e al suo coinvolgimento nelle decisioni terapeutiche e alle diverse scelte organizzative nel piano di cura;
  • conoscere i fondamenti della ricerca clinica ed epidemiologica in cure palliative e l’applicazione della stessa a una cura e assistenza basate sull’evidenza.

Obiettivi affini e integrativi e interdisciplinari Lo specializzando deve acquisire capacità di migliorare la qualità di vita della persona assistita e della sua famiglia attraverso la selezione delle risorse, l’attivazione di quelle disponibili e l’armonizzazione degli interventi interdisciplinari dell’equipe; la capacità di lavorare in modo collaborativo ed efficace con tutta l’equipe, nel rispetto di standard assistenziali di qualità; la capacità di attivare le diverse strutture nelle quali si articola la rete di cure palliative, nonché le modalità per assicurare l’integrazione tra le strutture di assistenza residenziale e le unità operative di assistenza domiciliare; la capacità di promuovere attivamente il proprio benessere e quello dell’equipe, attraverso la valutazione del rischio e l’adozione di misure di prevenzione e la protezione; la capacità di applicare competenze epistemologiche, metodologiche e le tecniche avanzate per progettare e condurre ricerche di tipo qualitativo e quantitativo in ambito palliativo.