Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2014
Genere: thriller, fantascienza
Origine: Spagna
Durata: 109 minuti
Casa di produzione: Green Moon, Nu Boyana Viburno
Figure professionali: Gabe Ibañez (regia e sceneggiatura), Antonio Banderas, Birgitte Hjort Sorensen, Melanie Griffith (cast)
 

2. Descrizione

Presentato al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián nel 2014, Automata è il primo film in lingua inglese del regista spagnolo Gabe Ibañez, autore anche della sceneggiatura del lungometraggio.
Nel 2044, le eruzioni solari hanno reso la Terra una landa deserta e radioattiva e sterminato gran parte della popolazione umana. Per fermare l’avanzare della desertificazione, i sopravvissuti creano i Pilgrim, dei robot progettati per fare rinascere la vita nel deserto radioattivo. I Pilgrim, tuttavia, falliscono nel loro obiettivo e vengono presto degradati a pesanti lavori manuali.
Jacq Vaucan è un agente assicurativo che lavora per la ROC, la società di robotica dietro la commercializzazione dei Pilgrim. Nel corso di un’indagine su alcuni robot difettosi, Vaucan rileva come alcuni androidi siano stati radicalmente modificati da un “Orologiaio”, cioè un esperto di robotica e biomeccanica. Vaucan, così, scopre che gli androidi modificati sono in grado di autoripararsi e hanno iniziato a sviluppare una coscienza ed emozioni umane. La scoperta, però, metterebbe in pericolo la posizione di superiorità degli uomini sugli androidi e, per questo motivo, i dirigenti della ROC inviano alcuni agenti a uccidere Vaucan e mettere fuori uso gli androidi modificati. Sfuggito all’attacco dei sicari, Vaucan si avventura insieme ad alcuni Pilgrim nei meandri della Zona Radioattiva per trovare l’Orologiaio e scoprire il segreto dietro le modifiche dei robot.
Automata è stato accolto piuttosto freddamente dalla stampa di settore, che ne ha criticato soprattutto l’eccessivo ricorso a cliché del genere fantascientifico e le poche soluzioni originali adottate nella narrazione.

 

3. Ambiti distopici

In Automata si possono sostanzialmente rintracciare due ambiti distopici. Il primo è quello relativo alle catastrofi naturali, che nel film assumono la forma di frequenti eruzioni solari che hanno progressivamente reso la Terra un pianeta deserto e radioattivo. La distruzione del pianeta a causa dell’incontrollabile forza del Sole, inoltre, è un espediente narrativo rintracciabile in numerosi prodotti cinematografici recenti (si pensi al catastrofico Knowing-Segnali dal futuro o a Finch, film distribuito da Apple TV nel 2021 e con Tom Hanks per protagonista). Il secondo ambito distopico è quello relativo al rapporto tra umano e tecnologia. Il mondo descritto da Automata è popolato dai Pilgrim, robot creati sulla scorta di due protocolli: non recare danno a nessuna forma di vita e non riparare o modificare sé stessi o un altro robot (il film, in questo caso, sembra citare in maniera esplicita le note “Leggi della Robotica” formulate dallo scrittore Isaac Asimov). Il film, così, porta sullo schermo i timori legati allo sviluppo di un’intelligenza artificiale in grado di agire in modo indipendente dalla volontà del creatore umano e dare così vita a una nuova forma di civiltà che, anche nel pianeta desertificato e ormai moribondo di Automata, ha le risorse per prosperare.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Automata è ambientato nel 2044, circa venti anni dopo che i brillamenti solari hanno iniziato a manifestare il loro devastante impatto sul pianeta e sull’umanità. Teatro dell’azione è una New York ormai in rovina e in cui anche le classi sociali più agiate vivono in enormi e anonimi palazzi di cemento armato attorno cui si sviluppa una baraccopoli. La città è circondata da un muro sorvegliato da guardie armate, oltre cui si trova la discarica in cui vengono condotti i Pilgrim fuori uso e, ancora oltre, la Zona Radioattiva, ovvero il resto del continente che l’umanità ha lasciato al deserto.

 

Keywords, tag: androidi, catastrofe naturale, intelligenza artificiale, post-umano, robotica, Spagna, rapporto umano-tecnologia