1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2008
Genere: drammatico
Origine: Canada, Brasile, Giappone
Durata: 121 minuti
Casa di produzione: Alliance Films
Figure professionali: Fernando Meirelles (regia), Don McKellar (sceneggiatura), Niv Fichamn (produzione), Julianne Moore, Mark Ruffalo, Alice Braga (cast)
Soggetto: José Saramago, Ensaio sobre a Cegueira, Caminho, Lisbona 1995; trad. it. (1° ed.) Cecità, Einaudi, Torino 1996
2. Descrizione
Tratto dal romanzo dello scrittore portoghese José Saramago, Blindness è un film del 2008 diretto dal regista brasiliano Fernando Meirelles, noto soprattutto per il successo di City of God (2002), e presentato in concorso al Festival del Cinema di Cannes del 2008.
La pacifica giornata di un uomo (tutti i personaggi del film, come spesso avviene nella produzione letteraria di Saramago, sono anonimi) viene sconvolta da un’improvvisa cecità che lascia sbigottito anche l’oculista da cui l’uomo si è recato per avere risposte sulla sua condizione. Il giorno dopo la visita ambulatoriale, tuttavia, anche l’oculista scopre di essere diventato cieco e, sospettando si possa trattare di un fenomeno contagioso, intima alla moglie di lasciarlo in isolamento e limitare i contatti. I sospetti del medico si rivelano fondati: nel giro di poche ore la cecità si diffonde su larga scala, colpendo presumibilmente l’intero. L’unica persona inspiegabilmente immune al misterioso morbo è la moglie dell’oculista, che si finge tuttavia cieca per stare vicino al marito quando quest’ultimo viene trasferito, insieme ad altri “infetti”, in una struttura sanitaria protetta. In breve tempo, tuttavia, i malati vengono abbandonati a loro stessi e la piccola società formatasi collassa su sé stessa in un vortice di violenza a cui la donna assisterà e proverà ad opporsi per mantenere un barlume di umanità anche nella situazione di emergenza.
3. Ambiti distopici
Blindness traduce in forma audiovisiva le tematiche già al centro del romanzo di Saramago. In primo luogo, il titolo del film fa riferimento alla condizione di “cecità” che, secondo lo scrittore portoghese e la regia di Meirelles, ha colpito la società contemporanea, intesa come mancanza di attenzione, ascolto e solidarietà nei confronti dell’altro. La cecità si diffonde alla stregua di un virus contagioso (la declinazione della cecità come malattia è presente anche in una serie televisiva di recente produzione come See, dove il tono vira però nettamente verso il post-apocalittico), ma l’incapacità di vedere che accomuna tutta la popolazione mondiale non si traduce nel tentativo di dare forma a una società più solidale, bensì rafforza l’opposizione tra forti e deboli. Privata delle sovrastrutture sociali, l’umanità regredisce a uno stato semi-animalesco dove, in nome della sopravvivenza individuale, la legge del più forte vige sovrana, come visibile nella degenerazione della situazione all’interno della struttura sanitaria in cui si trovano i protagonisti. La profonda visione pessimista dall’umanità, come nel romanzo di Saramago, viene in parte mitigata dal finale dell’opera, quando improvvisamente l’intera umanità riguadagna altrettanto improvvisamente la vista.
4. Coordinate spazio-temporali
Come il romanzo da cui è tratto il film, Blindness è ambientato in un tempo e un luogo non meglio definito (il film è stato girato tra San Paolo e Montevideo). L’assenza di referenti spazio-temporali contribuisce a fornire un tono universale alla narrazione, che assume quasi la valenza di una parabola.
Keywords, tag: Brasile, Canada, conflitto sociale, degenerazione umanità, Giappone, sopravvivenza, violenza, virus