Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2004
Origine: Francia
Genere: action
Durata: 85 minuti
Casa di produzione: EuropaCorp., Groupe TF1, Canal +
Figure professionali: Pierre Morel (regia), Luc Besson (sceneggiatura e produzione), Bibi Naceri (sceneggiatura), David Belle, Cyril Raffaelli, Tony D’Amario (cast)
 

2. Descrizione

Diretto da Pierre Morel, noto soprattutto per la saga cinematografica di Taken, e sceneggiato da Luc Besson (Nikita, Léon), District 13 (Banlieue 13 nel titolo originale francese) è un film francese del 2004.
A causa di problematiche sociali ormai insormontabili, il governo francese isola le zone periferiche di Parigi dal centro del capitale per mezzo di enormi muri di cinta la cui entrata è presidiata da checkpoint della polizia. La situazione è particolarmente grave nella Banlieue 13, nota anche come B13, dove vivono ammassate circa due milioni di persone private dell’accesso all’istruzione e alle risorse necessarie alla vita quotidiana e in balia di gruppi criminali. Leïto è un giovane abitante di B13 che, stanco dei soprusi delle gang criminali, ruba una partita di droga a Taha Ben Mahmoud, uno dei più spietati leader della banlieue, per denunciarlo alle autorità. La corruzione di queste, però, vanifica lo sforzo di Leïto e, per vendetta, Taha rapisce Lola, sorella del protagonista.
Diversi mesi dopo il rapimento, all’agente di polizia Damien Tomaso viene affidato un incarico delicato: dovrà infiltrarsi sotto copertura a B13 e localizzare un ordigno nucleare rubato dall’organizzazione di Taha, che intende bombardare gli Champs Elysées. Grazie all’aiuto di Leïto, Tomaso mette fuori gioco Taha, sostituito dal ben più temibile K2, e scoprirà la cruda verità che si cela dietro l’ordigno nucleare nascosto a B13.
Dal film è stato tratto un sequel, District 13 – Ultimatum, distribuito nelle sale nel 2009, e un remake in lingua inglese, Brick Mansions, uscito nel 2014 e ambientato a Detroit.

 

3. Ambiti distopici

Il film di Morel, reso celebre tra il pubblico per le lunghe sequenze di parkour, ruota intorno alla banlieue come luogo di alienante degradazione sociale. A rendere fisicamente esplicita la profonda separazione tra il centro (politico, economico, culturale, sociale) della capitale francese e la sua periferia contribuisce la figura del muro, simbolo di cesura tra mondi isolati e che rifuggono qualsiasi tipo di contatto. Gli abitati di B13, così, sono condannati alla privazione delle più basilari libertà democratiche, oltre che dell’accesso a servizi quali l’istruzione.
Se la prima parte delle pellicola descrive l’ambiente squallido di B13, la seconda, incentrata sulla corsa contro il tempo di Leïto e Tomaso per fermare la deflagrazione dell’ordigno nucleare, rende ancora più fosco l’universo narrativo del film: la bomba, infatti, è stata piazzata nella banlieue dalle autorità governative, che intendono spazzare via il ghetto per risparmiare ingenti risorse economiche destinate al dispiegamento delle forze dell’ordine che presidiano il perimetro e alla manutenzione del muro di cinta. Si è così di fronte ad un tentativo di terrorismo di stato concepito per eliminare oltre due milioni di persone scomode ai centri di potere della capitale.

 

4. Coordinate spazio-temporali

District 13 è ambientato nel 2013, tre anni dopo l’istituzione di B13. L’azione di sviluppa interamente all’interno della fatiscente banlieue, dove mancano spesso luce, gas e acqua corrente.

 

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