1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2011
Origine: Spagna
Genere: Fantascienza, drammatico
Durata: 95 minuti
Casa di produzione: Escándalo Films, Ran Entertainment
Figure professionali: Kike Maillo (regia), Sergi Belbel, Cristina Clemente, Martì Roca, Aintza Serra (sceneggiatura), Daniel Brühl, Marta Etura, Claudia Vega (cast)
Riconoscimenti: Menzione Speciale della Giuria – Festival del Cinema di Venezia 2011; 3 premi Goya nel 2012 (Migliore Attore Non Protagonista; Miglior Regista Rivelazione; Migliori Effetti Speciali)
2. Descrizione
EVA è il film di esordio di Kike Maillo, regista spagnolo supportato qui dalla sceneggiatura redatta, tra gli altri, dal drammaturgo Sergi Belbel.
Nel 2041, umani e robot convivono pacificamente. L’ingegnere cibernetico Alex Garel torna nella sua città natale con l’intento di dare vita ad un progetto assegnato in precedenza da una delle Facoltà di Robotica: creare un bambino robot che abbia un livello di empatia maggiore rispetto agli androidi già esistenti. Una volta giunto in città, Alex fa finalmente la conoscenza della nipote Eva, figlia del fratello David e della sua ex fidanzata Lana, e decide di volerla utilizzare come esempio per ricreare la psiche del modello robotico che sta progettando. Nel corso degli studi di elaborazione del progetto, il legame tra Eva ed Alex si farà sempre più stretto, fino a quando lo scienziato scoprirà la verità sulla natura della nipote, anch’essa un’intelligenza artificiale all’interno di un corpo umano sintetico e molto vicino a quello reale. Messa di fronte ad una verità che ignorava, Eva reagisce con sgomento e sarà isolata dal resto della comunità e sarà compito di Alex condurla ad uno spegnimento pacifico.
3. Ambiti distopici
EVA è un film incentrato sull’avanzamento delle tecnologie digitali e, soprattutto, sui possibili timori legati all’avanzamento degli studi in materia di Intelligenza Artificiale. Come già esplorato da un film che presenta tematiche e toni simili, ovvero A.I. Artifical Intelligence di Steven Spielberg (2001), alla tecnologia non è associato un uso perverso, come solitamente avviene in molti film di fantascienza distopica, bensì gioca rigorosamente sul piano delle emozioni. Il ruolo di Eva è proprio quello di spostare l’attenzione dello spettatore sulla sensibilità robotica, al punto da trasmettere la sensazione che quest’ultima sia così complessa da superare quella umana. Il protagonista, grazie alla forza mediatrice della tecnologia riesce inoltre a rientrare in contatto con il suo passato, o meglio, con i timori delle esperienze passate che lo avevano condotto verso la fuga dalla sua città natale e verso un conseguente abbandono dei progetti ideati in precedenza.
4. Coordinate spazio-temporali
EVA si sviluppa in un futuro prossimo, ovvero l’anno 2041. Si tratta di un futuro dominato dalle intelligenze artificiali ma connotato in chiave vintage con piccoli tocchi tecnologici disegnati dal regista Maillo. Il film si sviluppa nella cittadina di Santa Irene (esiste una località omonima in Galizia, tappa lungo il Cammino di Santiago, ma non è chiaro se si tratti della medesima città o di un caso di omonimia), ammantata di un tono quasi fiabesco grazie alla neve che cade per tutto l’arco del film.
Keywords, tag: A.I., androidi, digitalizzazione, fantascienza, intelligenza artificiale, Spagna