1. Informazioni generali
Anni di uscita: 2002-2005
Origine: Giappone
Canale di messa in onda: Animax (distribuita in Italia da Panini Video per il mercato home video)
Numero di stagioni/episodi: 2/52
Genere: anime, fantascienza, cyberpunk
Figure professionali: Kenji Kamiyama (ideatore, regia), Yoko Kanno (musiche)
Soggetto: Masamune Shirow, Ghost in the Shell, Kodansha, Tokyo 1989-1991; trad. it. (1° ed.) Squadra Speciale Ghost, Star Comics, Perugia 1992-1993.
2. Descrizione
Trasmesso dal canale pay Animax e successivamente trasmesso in chiaro da Nippon TV (il titolo è arrivato in Italia solo per il mercato home video distribuito da Panini Video), Ghost in the Shell: Stand Alone Complex è un anime facente parte del franchise transmediale creato a partire dal manga di Masamume Shirow e che ha trovato recentemente anche un adattamento cinematografico a produzione statunitense.
In un futuro in cui il confine tra umano e macchina è diventato sempre più sfumato in cui abbondano tanto corpi sintetici dotati di avanzate intelligenze artificiali quanto innesti tecnologici che migliorano le capacità umane, la Sezione 9 di Pubblica Sicurezza è una speciale task force che si occupa di tutti i crimini legati alla robotica e alle tecnologie informatiche e digitali. Pur presentando un cast corale, il protagonista della serie è Motoko Kusanagi, personaggio secondario all’interno del manga di Shirow, che guida le indagini che porteranno la Sezione 9 a confrontarsi con un misterioso ed abile criminale noto come “The Laughing Man”, un percorso tortuoso che porterà tutti i protagonisti a confrontarsi con i fantasmi del proprio passato.
La seconda stagione della serie, nota come Ghost in the Shell: Stand Alone Complex: 2nd GIG presenta invece una trama completamente distaccata dalla prima e si focalizza sulla crisi dei profughi che, a seguito dei devastanti esiti di due guerre mondiali che precedono l’inizio della serie, si sono stabiliti sull’isola di Dejima e, guidati dal carismatico cyborg Kuze (personaggio presente anche nel film americano del 2017), cospirano per ottenere l’indipendenza dal resto del Giappone.
Dalla serie sono stati tratti numerosi prodotti ancillari, tra cui un adattamento manga e due videogiochi.
3. Ambiti distopici
Il franchise di Ghost in the Shell è caratterizzato dalla fusione tra umano e tecnologie digitali che hanno traghettato pienamente il genere umano nell’epoca del transumanesimo e dell’ibrido uomo-macchina, forza dominante del futuro di Ghost in the Shell. Accanto al miglioramento delle prestazioni umane con innesti tecnologici, abbondano i corpi artificiali dotati di intelligenze artificiali progressivamente affrancatesi dal controllo umano. Se la prima stagione si concentra proprio sul rapporto tra uomo e tecnologia e le profonde questioni etico-filosofiche ad esso correlate (cosa rende un essere umano veramente tale? Un’intelligenza artificiale dotata di libero arbitrio, memoria e coscienza può essere considerata umana?), la seconda stagione presenta una trama ricca di complotti e cospirazioni sullo sfondo delle drammatiche conseguenze delle guerre mondiali che anticipano la timeline del franchise, come la crisi di profughi di Dejima. Quella che apparentemente sembra una rivolta guidata da Kuze si rivela in realtà essere una gigantesca operazione di false flag delle forze armate nipponiche, che intendono costruire un pretesto per invadere militarmente l’isola.
4. Coordinate spazio-temporali
Ghost in the Shell: Stand Alone Complex si sviluppa in una timeline parallela e alternativa alle vicende del fumetto di Shirow ed è ambientata nel 2030, diversi anni dopo due guerre mondiali che hanno sconvolto il pianeta. La prima stagione è ambientata nella location principale del franchise, la fittizia e cyberpunk Newport City, mentre la seconda a Dejima, un’isola artificiale realmente esistente e situata nella baia di Nagasaki.
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