1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2022
Origine: Turchia
Servizio di messa in onda: Netflix
Numero di stagioni/episodi: 1/8
Genere: drammatico
Figure professionali: Mert Baykal (ideatore, regia e sceneggiatura), Seyba Tuysuzoglu, Fatih Teksal (produzione), Osmant Sonant, Sevket Coruh, Hazal Subasi (cast)
Soggetto: Afsin Kum, Sicak Kafa, April Yayincilik, Istanbul 2016
2. Descrizione
Tratta dall’omonimo romanzo di Afsin Kum, Hot Skull è una serie televisiva turca distribuita da Netflix a livello globale nel dicembre 2022.
Istanbul, così come gran parte del pianeta, è vittima di una feroce epidemia che si diffonde per mezzo del linguaggio e che porta, dopo pochi secondi di esposizione, al delirio. Murat è un linguista misteriosamente immune al virus "semantico": l’esposizione agli infetti gli causa una febbre altissima, ma l’aumento di temperatura si concentra solo nella zona del capo (la “testa rovente” a cui fa riferimento il titolo della serie) e, soprattutto, non porta al delirio. Ricercato per la sua condizione dall’IBE, la dispotica e tirannica autorità anti-contagio che ha preso il controllo politico in Turchia, Murat è costretto a fuggire dal rifugio dove ha vissuto per otto anni insieme alla madre. Nella sua nuova vita da fuggitivo, Murat farà luce sull’origine del virus, ritroverà persone del suo passato credute morte e, soprattutto, si unirà a una cellula di resistenza che si oppone al regime militare dell’IBE.
3. Ambiti distopici
La serie turca si inserisce nella grande categoria delle narrazioni distopiche incentrate su epidemie e crisi sanitarie, che in Hot Skull si declina nell’epidemia di un misterioso «virus semantico» trasmesso attraverso la comunicazione orale. Il virus «SICR» è responsabile del disturbo mentale che colpisce gli infetti: i soggetti positivi al virus sono affetti da una bulimia di frasi e parole senza senso che prende forma in un delirio di linguaggio. Per questo motivo, la popolazione indossa perennemente delle cuffie, o dei tappi per le orecchie, per scongiurare il contagio. L’epidemia di «SICR» costituisce un rimando, nemmeno troppo velato, alla diffusione di SARS-Cov 2 che ha colpito l’umanità nei primi mesi del 2020 (le cuffie in dotazione ai personaggi richiamano le mascherine che, dal 2020 a oggi, sono diventate oggetti della quotidianità).
Un ulteriore ambito distopico rintracciabile all’interno di Hot Skull è la crisi delle società democratiche. Approfittando della situazione di emergenza, l’IBE ha assunto il controllo completo del paese. Il carattere spietato dell’organizzazione si evince dal modo con cui, precedentemente al tempo della storia, l’IBE ha cessato di trattare gli infetti come persone, confinandoli in zone di quarantena circondate da alte mura, separandoli irrimediabilmente dai propri cari.
4. Coordinate spazio-temporali
Hot Skull si svolge in un futuro prossimo non meglio precisato, otto anni dopo l’inizio della pandemia che ha minato per sempre la quotidianità della popolazione, mentre l’arco narrativo della serie si esaurisce in pochi giorni. Hot Skull si svolge interamente in una Istanbul post-apocalittica, separata in zone tra loro isolate e senza possibilità di contatto. Nella serie si fa più volte riferimento a Kocaeli, città situata nell’ovest del paese e luogo di un massacro perpetrato anni addietro dall’IBE e che ha segnato il passaggio dell’autorità a una dittatura tirannica.
In alcune scene ambientate negli uffici dell’IBE, inoltre, è possibile notare alcune carte in tempo reale con aggiornamenti sulla diffusione del SICR, che sembrerebbe essere presente a ogni latitudine del globo, seppur con focolai di entità diversa rispetto a quelli turchi.
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