1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2022
Origine: Italia
Genere: drammatico
Durata: 124 minuti
Casa di produzione: Wildside, Vision Distribution
Figure professionali: Paolo Virzì (soggetto, regia, sceneggiatura), Francesca Archibugi, Paolo Giordano, Francesco Piccolo (sceneggiatura), Lorenzo Mieli (produzione), Silvio Orlando, Valerio Mastrandrea, Claudia Pandolfi (cast)
Riconoscimenti: Premio Pasinetti; Soundtrack Stars Award – 79° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia
2. Descrizione
Presentato fuori concorso alla 79° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Siccità è un lungometraggio del 2022 scritto e diretto da Paolo Virzì.
Roma è al centro di un’emergenza idrica senza precedenti: l’assenza di piogge e la cattiva gestione delle risorse naturali della capitale hanno portato le autorità a emanare un rigido piano di razionamento dell’acqua ai cittadini e una serie di norme per arginare sprechi. In un clima sempre più sub-sahariano in cui la desertificazione avanza di pari passo alle tensioni sociali per le restrizioni imposte si incrociano i destini apparentemente slegati di diversi personaggi: Antonio, un detenuto ritrovatosi fuori dalle mura carcerarie per un incidente fortuito; Valerio, ex autista di auto blu; la famiglia dell’attore reinventatosi influencer Alfredo; la dottoressa Sara, la prima a identificare la provenienza di una nuova epidemia che sta affliggendo la Capitale; il dottor Del Vecchio, uno scienziato rimasto affascinato dalle ospitate nei salotti televisivi; Valerio, guardia del corpo al servizio della potente famiglia Zarate.
Siccità ha incassato 1,8 milioni di euro durante la sua distribuzione in sala, riscontrando anche pareri generalmente positivi tra la critica di settore.
3. Ambiti distopici
Siccità si sviluppa in uno scenario segnato dalle tragiche conseguenze di tendenze già in atto, quali il riscaldamento globale e la desertificazione di aree sempre più vaste del pianeta, due spinte che ridefiniscono l’intero ecosistema terrestre. Se risulta piuttosto immediato cogliere il riferimento metaforico del titolo (la “siccità” non è solo una condizione climatica, ma anche e soprattutto uno stato umano: la ricerca ossessiva dell’acqua va di pari passo a quella di affetti, ascolto e vicinanza), è tuttavia interessante analizzare lo scenario pienamente distopico in cui si muovono i personaggi, dove sembrano prendere forma alcuni dei timori legati allo stato in cui versa il fragile equilibrio ambientale della Terra, dal razionamento di una risorsa fondamentale come l’acqua, vero e proprio “oro blu” oggetto di sprechi e cattiva gestione pubblica, alla diffusione di patologie tropicali, come la “malattia del sonno” che attanaglia la Capitale e la cui circolazione è favorita da animali vettori che hanno trovato nel nuovo clima un ambiente favorevole alla diffusione.
Il film, inoltre, risente in modo evidente dell’immaginario prodotto dalla pandemia da Sars-Cov 2 nel contesto nazionale: ne sono un esempio tratti linguistici (termini come “isolamento”, “paziente zero” o “tampone sierologico” ricorrono a più frequenze), slogan comunicativi (#romacelafarà richiama hashtag analoghi che si sono diffusi soprattutto nella prima fase dell’emergenza pandemica) e le figure di esperti come il professor Del Vecchio che diventano in breve tempo personaggi televisivi a tutti gli effetti.
4. Coordinate spazio-temporali
Siccità si svolge in una temporalità non pienamente definita, che potrebbe corrispondere tanto ad un futuro prossimo quanto ad un presente alternativo. L’azione del film si svolge interamente in una Roma polverosa e a tratti quasi post-apocalittica, come nelle riprese del letto del Tevere completamente prosciugato e invaso dai rifiuti. Nel film sono presenti scene girate al Teatro India, a Valle Aurelia, dove si trova lo sfarzoso albergo di proprietà della famiglia Zarate, e Ostia.
Keywords, tag: catastrofe ambientale, desertificazione, emergenza climatica, epidemie, Italia, pandemia, Sars Cov-2, riscaldamento globale