1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2013
Genere: azione, drammatico
Origine: Corea del Sud/Stati Uniti
Durata: 126 minuti
Casa di produzione: Moho Films, Opus Pictures, Stillking Films, CJ Entertainment
Figure professionali: Bong Joon-ho (regista e sceneggiatore), Park Chan-wok (produttore), Chris Evans, Song Kang-ho, Go Ah-sung, Tilda Swinton, Ed Harris (Cast)
Soggetto: Jacques Lob, Jean-Marc Rochette, Le Transpercenéige, 1982; trad. it. Snowpiercer-Transpercenéige, Editoriale Cosmo, Reggio-Emilia 2012.
2. Descrizione
Tratto da una popolare graphic novel francese degli anni ’80, Snowpiercer è il primo lungometraggio in lingua inglese del regista sudcoreano Bong Joon-ho. A seguito del fallimento di un esperimento volto a mitigare gli effetti del surriscaldamento globale, la Terra è flagellata da una nuova era glaciale. I pochi sopravvissuti alla catastrofe naturale si trovano a bordo dello Snowpiercer, un treno in viaggio perpetuo intorno al globo di proprietà dello sfuggente miliardario Wilford. Il treno, suddiviso in classi e scompartimenti, rappresenta una società in miniatura che vede i ricchi di un mondo ormai perduto occupare le prime carrozze del treno e godere di lussi e privilegi, mentre i poveri si ritrovano negli ambienti sovraffollati e malsani delle carrozze di coda. Sotto la guida di Curtis, la sezione di coda muoverà una rivolta contro la testa del treno, scoprendo i segreti che si nascondono dietro le attività di Wilford e del suo Snowpiercer.
Dalla pellicola è stata tratta una serie televisiva prequel, distribuita negli Stati Uniti dal canale via cavo TNT e nel resto del mondo da Netflix.
3. Ambiti distopici
Il film esplora diversi ambiti distopici. Il primo e più evidente è quello della catastrofe naturale, che in Snowpiercer assume le forme di una glaciazione che elimina le forme di vita da ogni latitudine. Il cataclisma si verifica come conseguenza di un esperimento progettato per invertire il rapido riscaldamento dell’atmosfera terrestre, una tematica che appare quantomai attuale e per questo sempre più frequentemente al centro di narrazioni distopiche in diversi media.
Lo Snowpiercer è presentato come l’ultimo rifugio sicuro per l’umanità. In realtà, si tratta di un micro-universo a compartimenti stagni dove lo sfruttamento e la violenza sono all’ordine del giorno. Il setting rappresenta l’occasione per il regista e sceneggiatore Bong Joon-ho di tornare su uno dei temi più visitati della sua filmografia, ovvero il conflitto che anima la società umana (tematica alla base anche di Parasite, il lungometraggio più noto del regista sudcoreano), anche quando le condizioni esterne sono avverse. La sezione di coda, infatti, è popolata da quelli che, agli occhi dei passeggeri di testa, sono i “parassiti” del treno-società, che possono tuttavia rivelarsi utile manodopera per compiti degradanti o pericolosi. Il conflitto tra le due sezioni è una bomba ad orologeria che, dopo qualche scoppio premonitore (nel film si fa riferimento a diverse rivolte sedate nel sangue negli anni precedenti), attende l’innesco definitivo, che arriva a coincidere con l’incidente scatenante del film.
4. Coordinate spazio-temporali
Le vicende del film si svolgono nel 2031, diciotto anni dopo l’inizio della nuova era glaciale. L’azione del film si sviluppa in un solo setting, il treno, organizzato come un universo in miniatura che presenta al suo interno una ricca varietà di ambienti (è possibile intravedere, tra gli altri: una prigione, un acquario, uno zoo, una serra, una scuola e spazi adibiti ad attività ricreative per le sezioni di testa). Il film fa occasionalmente riferimento a luoghi reali e/o fittizi per descrivere il percorso seguito dal treno (i passeggeri festeggiano Capodanno al passaggio del ponte di Yekaterina, una location parte esclusivamente della mitologia del franchise che si troverebbe nella catena degli Urali), che impiega un anno per compiere un giro completo del globo.
Keywords, tag: Corea del Sud, disastro ambientale, glaciazione, conflitto sociale, società post-apocalittica