1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2022
Origine: Francia
Genere: avventura in terza persona, platform
Software house: BlueTwelve Studio
Piattaforme: Microsoft Windows, Playstation 4, Playstation 5
2. Descrizione
Sviluppato dal francese BlueTwelve Studio e pubblicato da Annapurna Interactive, divisione videoludica della casa di produzione cinematografica statunitense, Stray è un videogioco di genere avventura in terza persona con elementi platform, tra le maggiori rivelazioni del 2022.
In uno scenario post-apocalittico dove la natura ha preso il sopravvento sulle opere dell’uomo, un gatto randagio si separa dal resto del suo branco a seguito di un incidente fortuito. Ritrovatosi all’interno del sistema fognario di una città abbandonata, il felino inizia a vagare alla ricerca di una via di uscita che possa riportarlo in superficie. Il suo girovagare lo conduce in un laboratorio abbandonato dove incontra B-12, un piccolo drone dotato di un’intelligenza artificiale tramite cui risulta in grado di comunicare con il gatto protagonista. I due si fanno largo tra le rovine di ciò che resta della Città Murata 99, un vecchio avamposto umano diventato patria dei Compagni, robot creati per svolgere le più disparate mansioni quotidiane ma che, in assenza dell’umanità, spazzata via da una misteriosa epidemia, si sono evoluti in autonomia fino a diventare creature pienamente autocoscienti. Condannati a vivere per l’eternità tra le mura della città sotterranea, racchiusa all'interno di quello che appare essere un enorme sarcofago, i Compagni si tramandano leggende e storie sull’Oltre, ovvero la superficie e il cielo terrestri a loro per sempre preclusi. Una piccola fazione dei Compagni, gli Oltraggiosi, desidera però tornare a vedere la luce del sole ed è proprio a questi ultimi che il piccolo felino e B-12 si rivolgeranno. Tra l’incombente minaccia degli Zurk, batteri in grado di divorare il metallo sviluppati secoli addietro dall’uomo per smaltire i rifiuti, e le rigide misure di sicurezza imposte dai robot programmati per mantenere la Città Murata sigillata, il protagonista e B-12 riporteranno la speranza tra i Compagni.
Candidato a numerosi premi dell’industria videoludica mondiale, Stray è stato reso disponibile sin dal lancio agli abbonati Extra e Premium di Playstation Plus.
3. Ambiti distopici
Nonostante una longevità non elevata (l’avventura principale può essere portata a termine in 4-5 ore di gioco), Stray abbonda di riferimenti all’immaginario distopico contemporaneo.
In primo luogo, il gioco immagina un futuro dalle fattezze post-apocalittiche in cui, a seguito di una non meglio precisata catastrofe naturale (alcuni indizi sparsi nel mondo di gioco sembrerebbero fare riferimento a pioggie acide che hanno reso inabitabile la superficie), l’umanità ha trovato rifugio in enormi agglomerati urbani isolati come la Città Murata 99. Suddivisa in settori destinati a diverse classi sociali, i ceti meno abbienti vivevano negli strati inferiori delle città, mentre quelli più abbienti nelle aree superiori, mantenendo viva anche in un clima di emergenza una rigida compartimentazione sociale. Molti anni (se non forse secoli) prima dell’inizio dell’avventura, però, l’umanità è stata interamente sterminata da una misteriosa epidemia (manifesti che mettono in guardia dal contagio sono ancora visibili tra le strade della Città Murata, i cui sistemi di lockdown sono ancora pienamente in vigore). È in questo contesto, ricostruito dal giocatore con l’aiuto di B-12, che si innesta la più potente delle componenti distopiche di Stray, ovvero il rapporto tra umano e tecnologia. Privati della presenza umana, i Compagni hanno iniziato ad evolversi in modo autonomo, creando una nuova civiltà dotata di lingua, usi, costumi e mitologia propri. Si verifica così quella che nel dibattito futurologico è nota come “Singolarità tecnologica”, ovvero un ipotetico punto in cui il progresso tecnologico supera le previsioni e la comprensione dell’uomo. Sebbene i ricordi del tempo dell’umanità si mantengano all’interno della nuova società dei Compagni, ormai sotto forma di leggende, i robot che popolano la Città Murata sono andati oltre l’uomo, avviando una nuova epoca nella storia della Terra.
Stray esplora anche tematiche ampiamente dibattute all’interno del discorso transumanista, quali l’uploading della mente umana su supporti digitali per permettere l’effettiva sopravvivenza del Sé anche dopo il decadimento del corpo umano (B-12, come si scoprirà nel corso della storia, non è un’A.I., ma uno scienziato che ha scelto di digitalizzare memoria e coscienza per sfuggire alla terribile epidemia che ha portato all’estinzione dell’umanità).
4. Coordinate spazio-temporali
Stray è ambientato in un futuro lontano mai chiaramente specificato e che potrebbe collocarsi anche diversi secoli oltre il tempo presente. Lo scenario dell’azione è costituito dalla Città Murata 99, un ambiente che il giocatore può esplorare in tutta la sua interezza, dai claustrofobici Bassifondi fino alla spettrale Città Morta, per giungere infine tra le vie illuminate dal neon dei settori superiori della città, dove vivevano gli abitanti più ricchi e potenti al tempo della costruzione. Sebbene tra la community di appassionati si siano diffuse numerose teorie sulla localizzazione della Città Murata 99, non è noto dove si collochi lo scenario di gioco. Come affermato dai designer di Stray, il setting di gioco è ispirato alla reale città murata di Kowloon, un insediamento urbano di Hong Kong sgomberato e demolito tra il 1993 e il 1994, già ambientazione di videogiochi come Shenmue II.
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