1. Informazioni generali
Anno di uscita: 2009
Origine: Stati Uniti
Genere: azione, fantascienza, thriller
Durata: 89 minuti
Casa di produzione: Touchstone Pictures, Mandeville Films, Top Shelf Productions, Brownstone Productions, Wintergreen Productions
Figure professionali: Jonathan Mostow (regia), John Brancato, Michael Ferris (sceneggiatura), Elizabeth Banks (produzione esecutiva), Bruce Willis, Radha Mitchell, Rosamund Pike (cast)
Soggetto: Robert Venditti, Brett Weldele, The Surrogates, Top Shelf Productions, Marietta 2006-2009; trad. it. (1° ed.), The Surrogates, Rizzoli, Milano 2010.
2. Descrizione
Tratto dalla serie a fumetti ideata da Robert Venditti e illustrata da Brett Weldele, Surrogates, distribuito in italiano con il titolo Il Mondo dei Replicanti, è un film di fantascienza del 2009 diretto da Jonathan Mostow, già regista del terzo capitolo della saga di Terminator e, successivamente, dietro la presa anche per la serie The Last Ship (TNT, 2014-2018).
In un futuro prossimo, la commercializzazione dei “surrogati”, speciali androidi comandati da remoto, ha cambiato forse per sempre la quotidianità umana. Tramite un’apposita poltrona di controllo, i circuiti neurali dell’uomo sono collegati a quelli del suo surrogato, permettendogli di sperimentare tutti i sensi e le emozioni a distanza. In uno scenario in cui gran parte dell’umanità vive in uno stato di auto-reclusione e conduce le proprie vite solo con l’ausilio dei surrogati, un misterioso killer semina morte con l’ausilio di un’arma che distrugge non solo i surrogati, ma fonde anche il sistema nervoso dell’umano controllante sulla sua poltrona. Tra le vittime risulta anche il figlio del Professor Canter, l’inventore dei surrogati. L’agente del FBI Tom Greer, insieme alla collega Jennifer Peters, è chiamato a indagare sulla scia di omicidi, intraprendendo un cammino che lo porterà prima al cospetto del Profeta, una carismatica figura che governa una delle enclavi abitate solo da esseri umani, e poi a scoprire una cospirazione per l’eliminazione dei surrogati dalla Terra.
Nonostante un giudizio negativo da parte della critica cinematografica internazionale, Surrogates ha incassato oltre 120 milioni di dollari al box office globale.
3. Ambiti distopici
Surrogates accompagna lo spettatore in un futuro in cui il confine tra uomo e macchina è stato definitivamente oltrepassato dall’invenzione dei surrogati. Evoluzione al contempo della robotica e della realtà virtuale, i surrogati rappresentano, nell’universo narrativo del film, la naturale evoluzione della specie umana, nonché una modalità per preservare l’esistenza fisica. I surrogati, infatti, sono virtualmente identici a un essere umano nel senso pieno del termine e possono essere modificati a piacimento dai loro proprietari. Dietro la patina fantascientifica, tuttavia, si nascondono diversi rischi, dall’assuefazione alla realtà vissuta tramite gli occhi e il corpo di androide (gli umani sono, di fatto, prigionieri delle loro poltrone di controllo, una condizione di sedentarietà che ha minato le condizioni fisiche di gran parte della popolazione) fino all’incapacità di ricondurre l’altro a un’identità univoca, poiché risulta impossibile distinguere un uomo da un surrogato. Ad opporsi a quella che viene percepita come una deriva transumanista e ad un’umanità scissa in due diverse dimensioni sono alcuni piccoli gruppi di persone che vivono in aree separate dal resto della popolazione, come quella amministrata dal Profeta.
4. Coordinate spazio-temporali
Il piano temporale di Surrogates non viene mai specificato, seppur sia ipotizzabile si tratti di un futuro prossimo. Il setting dell’azione è costituito da una versione futuristica di Boston popolata in gran parte da surrogati. All’interno della città, così come in altre metropoli americane, è presente un’enclave abitata da soli esseri umani e a cui l’accesso ai surrogati è interdetto.
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