Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2014
Origine: Stati Uniti
Genere: drama
Durata: 97 minuti
Casa di produzione: Walden Media
Figure professionali: Phillip Noyce (regia), Michael Mitnick, Robert B. Weide (sceneggiatura), Marco Beltrami (musiche), Jeff Bridges, Meryl Streep, Brenton Thwaites (cast)
Soggetto: Lois Lowry, The Giver, Houghton Mifflin, Boston 1993; trad. it. (1° ed.) Il Mondo di Jonas, Mondadori, Milano 1995

 

2. Descrizione

Tratto dall’omonimo primo capitolo della quadrilogia di romanzi per ragazzi di Lois Lowry, The Giver è un film del 2014 diretto da Phillip Noyce (The Bone Collector).
In un futuro lontano, a seguito di una non meglio precisata catastrofe nota nella narrazione popolare come “La Rovina”, l’intera organizzazione sociale della specie umana è stata sottoposta a un radicale processo di rinnovamento: le emozioni, considerate all’origine di molti mali dei tempi antichi, vengono soppresse; l’iniezione quotidiana di un inibitore blocca qualsiasi impulso sessuale; i bambini sono creati in laboratorio e affidati a un’unita familiare composta da madre, padre e due figli, solitamente un maschio e una femmina. La vita prosegue in modo pacifico e senza alcun tipo di conflitto. In questa apparente società utopica, a ogni età viene insegnato un diverso mestiere e, al compimento dei diciotto anni, viene affidato l’incarico definitivo dal Consiglio del villaggio durante un rito noto come Cerimonia dei Dodici. Al protagonista Jonas viene affidato l’incarico di Accoglitore di Memorie, la persona incaricata di conservare tutti i ricordi e le memorie delle epoche precedenti. Jonas fa così la conoscenza dell’anziano Donatore, il precedente Accoglitore che deve formare Jonas. Nel corso delle lunghe sedute con il Donatore, Jonas inizia ad appassionarsi alle storie di quel vecchio mondo ormai dimenticato e in cui le emozioni fluivano libere. Il giovane inizia a trasgredire alle regole del villaggio e smette di iniettarsi l’inibitore, scoprendosi innamorato della sua amica di sempre Fiona. Proseguendo negli incontri con il Donatore, però, Jonas verrà anche a conoscenza dei terribili segreti che si nascondono dietro l’apparente utopia in cui è cresciuto.
The Giver ha raccolto recensioni prettamente negative dalla stampa cinematografica, che ha considerato il film un adattamento non ottimale del materiale letterario di partenza.

 

3. Ambiti distopici

Nei primi minuti di film, The Giver lascia allo spettatore l’idea di trovarsi di fronte a una società utopica dove la pace regna sovrana. Con il passare dei minuti, però, l’impressione iniziale lascia il passo a una progressiva discesa verso la distopia. Nell’universo narrativo del film, tutte le emozioni che definiscono l’esperienza umana sono rimosse dallo spettro della vita quotidiana. Se ne Il Mondo Nuovo (1932) di Huxley i personaggi fanno ricorso a sostanze chimiche per combattere la depressione e lasciarsi andare all’edonismo di stato, in The Giver le iniezioni quotidiane di inibitori servono a cancellare non solo qualsiasi desiderio sessuale, ma l’intera gamma delle emozioni umane, trasformando l’uomo in un semi-automa in grado di portare avanti esclusivamente le mansioni per cui è stato incaricato. Come nel romanzo di Huxley, anche in The Giver i bambini sono creati artificialmente e quelli ritenuti non adatti alla vita entro i nuclei familiari eliminati.

 

4. Coordinate spazio-temporali

The Giver si svolge in un orizzonte temporale non definito, corrispondente a un futuro lontano che si situa dopo il misterioso evento della Rovina. Il setting del film è un villaggio isolato situato in una area geografica non esplicitata, rendendo così la storia di Jonas potenzialmente universale. È interessante notare come, nell’atto finale del film e dopo avere definitivamente infranto tutte le regole della società distopica in cui ha vissuto fino a quel punto, come Jonas si avventuri tra deserti e montagne innevate, che arrivano a costituire un referente fisico nella riscoperta delle emozioni.

 

Keywords, tag: drama, fantascienza, ingegneria genetica, isolamento, società post-apocalittica