di Elena Vagni
Motivazione, preparazione e comunicazione: gli strumenti per valorizzare il talento dei giovani atleti.
Dalla preparazione atletica alla comunicazione: la sfida degli atleti.
Giornata per lo sport: Sport Next ‘24
Nel secondo incontro della giornata dedicata allo Sport in Università Cattolica, talento, preparazione e comunicazione sono i temi al centro della tavola rotonda introdotta da Paola Abbiezzi - coordinatrice del master Comunicare lo Sport - e Paola Vago, docente di Scienze motorie. Insieme a Matteo Artina, preparatore atletico di livello internazionale e grazie alla testimonianza di Massimiliano Piffaretti, hanno raccontato il tema degli atleti.
"Individuare il talento è importante. Ma è possibile definire dove un atleta potrà arrivare? Quanto crescerà e quando avrà dei cali di prestazione? La nostra figura di preparatori è a metà tra quella sanitaria e quella ‘da campo’, è dunque fondamentale per noi entrare in sintonia con gli atleti.” sottolinea Matteo Artina.
Ed è proprio un fuoriclasse come Massimiliano Piffaretti, campione del mondo di Wakeboard nel 2015, a raccontare la sua esperienza tra impegno, infortuni e successi. Comasco di origine, americano di adozione all’età di appena 15 anni si trasferisce negli USA per inseguire il suo sogno. “Ho dato tutto a questo sport. Quando la nazionale italiana ha deciso di portarmi ai campionati europei, ho capito che quella era la mia strada, sono arrivato terzo, ma mi sentivo più forte di quel risultato”
Ha proseguito ad allenarsi duramente negli States, continuando a provare trick sempre nuovi, diventando il primo atleta a compiere un giro su sé stesso di 900 gradi durante una competizione ufficiale. Nel 2015 diventa campione del mondo: “per me il wakeboard è fare quello che gli altri non fanno!”
Un sogno, un obiettivo sempre più vicino, stare su quella tavola allenandosi costantemente ogni giorno: fare della passione sportiva una professione per la vita.
Nel 2018 un grave infortunio al ginocchio lo costringe e fermarsi e a svolgere una lunga riabilitazione “mentre mi allenavo avevo timore di rifarmi male: ho iniziato a capire che non mi bastava solo l’allenamento e il mio talento, dovevo diventare più forte mentalmente.” Il suo staff e Lucia Bocchi, psicologa dello sport, lo spingono a continuare. Lo sostengono nel recupero e Massimiliano - Max per tutti quelli che lo conoscono - torna a gareggiare, diventando campione europeo nel 2019 venendo nominato Rider of the Year.
Sui social ha 44 mila followers. Ma, a proposito di comunicazione, come è riuscito a mantenere i contatti con loro durante i lunghi mesi di pausa forzata?
“Ho capito che dovevo mostrare anche il duro lavoro in palestra e gli allenamenti per arrivare a svolgere i trick che vedevano sui social. Non tutti apprezzavano questi nuovi contenuti, ma quello era parte delle mie giornate e ho sempre portato avanti questo messaggio”
Max ha rivoluzionato il mondo del wakeboard e della comunicazione della disciplina, portandolo nelle città e nei paesi, esibendosi coi suoi trick in diversi luoghi; come in occasione dell’iniziativa Red Bull Wake the City in Darsena a Milano “volevo che chiunque potesse riconoscere i luoghi”.
Durante uno di questo show, Max subisce un nuovo infortunio che lo costringe ad uno stop e all’inserimento di una placca di metallo nel braccio. Per l’atleta inizia un periodo di forte dolore e una riabilitazione che non gli permette un rapido recupero. “Ero disperato”. Decide di tornare in Italia dalla sua psicologa che lo mette in contatto con Matteo Artina che subito intuisce il problema. Per l’atleta inizia un percorso che lo riporta finalmente sulla sua amata tavola, ma non solo; Artina riesce a restituirgli stimolo e fiducia in sé stesso. “Matteo ha capito ciò di cui avevo bisogno. Oltre ad aiutarmi con il braccio, mi ha ridato fiducia, ora sono pronto per i mondiali!”. L’aiuto nella preparazione atletica e il sostegno psicologico hanno giocato un ruolo fondamentale nel recupero facendosi trovare pronto per i nuovi appuntamenti.
“Nel miglior momento di forma fisica, ma con poca preparazione mentale, l’atleta non vince. Nel momento di buona forma fisica, ma con maggiore autoconsapevolezza, vince” osserva Artina.
Proprio in questi giorni, Max salirà ancora una volta sulla sua tavola per affrontare i mondiali della sua disciplina “La Federazione Italiana (FISSW) crede tanto in noi giovani, siamo la squadra da battere, anche grazie ad Alice e Chiara Virag che hanno studiato in questo Ateneo e a tanti altri atleti e atlete. Seguiteci sui nostri canali!” conclude.
Talento, comunicazione, preparazione fisica e mentale strumenti imprescindibili per affrontare le sfide in ogni sport.
Università Cattolica per lo Sport.
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