Sport e alta formazione, un legame non solo possibile ma necessario. Questo il tema centrale della tavola rotonda dedicata alle nuove professionalità nel mondo dello sport, secondo appuntamento dell’Open Week Master e Postlaurea dell’Università Cattolica. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, due protagonisti del mondo dello sport come Emanuele Corazzi di Dazn e la cestista della Nazionale italiana, Giulia Rulli.
Ad aprire l’incontro, moderato da Francesco Berlucchi di Cattolicaper lo Sport, è stata Chiara D’Angelo, coordinatrice del Percorso Dual Career, il progetto pensato dall’Ateneo per consentire agli studenti-atleti di conciliare la carriera agonistica con quella accademica (clicca quiper saperne di più): «Le politiche europee negli ultimi anni si sono impegnate e hanno dato molti stimoli, oltre che la possibilità di portare avanti progetti per promuovere la doppia carriera degli atleti. La Cattolica sta seguendo non solo l’impulso che arriva dall’Europa ma anche la sensibilità che ci caratterizza rispetto al valore della persona e quindi dell’atleta. Il nostro obiettivo è nel dare la possibilità di formarsi».
Giulia Rulli, tra le altre, è una delle atlete che ha goduto di questa opportunità: «Ho fatto sicuramente dei sacrifici, ma il supporto della mia famiglia mi ha sempre stimolata. I miei genitori hanno insistito affinché portassi avanti parallelamente queste due carriere». Una storia, quella di Giulia, che diventa un esempio per tutti quei giovani atleti che ad un certo punto pensano si debba scegliere tra il fare l’atleta o portare avanti un percorso universitario.
Una delle professionalità fondamentale nell’ambito sportivo è quella legata al mondo della massofisioterapia e, più in generale, delle scienze motorie. Di questo aspetto ha parlato Emilio Tirelli, fondatore e Direttore didattico di Ecolife e coordinatore scientifico del Corso MCB, collegato in diretta dagli ATP Challenger di Milano: «La formazione va avanti perché cambiano le situazioni, gli atteggiamenti tecnici degli sportivi, le statistiche sugli infortuni e le tattiche. È fondamentale quindi rimanere aggiornati costantemente per sapere quali sono gli interventi migliori nel nostro caso per recuperare ma soprattutto per prevenire gli infortuni che resta il fine ultimo dell’atleta e di conseguenza di chi lo segue».
Nel mondo dello sport ci sono, inoltre, tante professioni poco conosciute. «C’è una grossa differenza tra quello che uno immagina si possa fare in televisione e quello che poi si scopre quando va in tv, ci sono tantissimi ruoli. Io sono partito con il desiderio di fare il telecronista sportivo e poi ho scoperto un mondo dietro le quinte” inizia così il suo intervento Emanuele Corazzi, Head of Content development and Originals Dazn: «Ci sono molti lavori dietro le quinte che secondo me sono molto interessanti. Quando cerchiamo personale non guardiamo tanto il curriculum vitae dei ragazzi, ma diamo importanza alla loro curiosità, voglia di innovare e creatività».
Non solo telecronisti, giornalisti o autori televisivi, ma anche manager sportivi: Alberto Martinelli, manager di Sofia Goggia, è intervento durante il convegno per portare la sua testimonianza: «Io mi occupo di questa professione da tanti anni, ho esperienza in questo mondo, diciamo, di nicchia. Quando si parla di management si pensa subito al calcio e alla figura del procuratore. Ma cosa significa davvero? - dice il Ceo di Neox Management - Innanzitutto significa grande sfida, ma significa anche privilegio perché stare vicino a campioni e fuoriclasse di una determinata portata ti insegna molto. In Italia persone che svolgono quest'attività si contano sulle dita di una mano, quindi, a volte anche far capire cosa ci sta dietro è abbastanza difficile, complesso. Posso dire, però, ai giovani che vogliono intraprendere questa strada, che ci vuole grande passione, disponibilità totale e poi direi una certa attitudine ad adattarsi alle situazioni».
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