Calcio, perché conviene investire nei club italiani

I club della nostra vecchia, cara Serie A hanno ancora un grande appeal a livello internazionale. E offrono «enormi possibilità di investimento». A dirlo, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, è Claudio Sottoriva (nella foto sotto), direttore scientifico del Corso executive Finance per non Finance Manager - Fondamenti di gestione finanziaria nel settore del calcio professionistico. L'appeal, afferma Sottoriva, «è rimasto elevato negli ultimi anni per due principali motivi: da un lato la forte tradizione storico-culturale del nostro campionato, che presenta numeri di audience ed engagement elevatissimi e che resta uno dei più importanti del mondo, dall’altro le enormi possibilità di investimento. Spendere oggi per un club inglese significa partire da un prezzo iniziale d'acquisto alto e su infrastrutture già esistenti. Investire su uno italiano, al netto della burocrazia necessaria per finalizzare gli investimenti, significa avere margine di manovra per creare ancora più valore».

Secondo Sottoriva «la partita più importante» è «la vendita del prodotto televisivo italiano all'estero». Riguardo l'interesse dei fondi stranieri nei confronti di diverse grandi squadre di casa nostra, il professore invece risponde: «Rigiro la domanda: quali grandi gruppi industriali italiani sarebbero oggi in grado di investire sui nostri club? Anzi, è opportuno aprire a capitali stranieri, come d'altronde ha fatto anche la Premier League. Bisogna facilitare l'approdo di capitali e fondi che, pur avendo interessi speculativi, e non certo, romantici, permettono di effettuare i giusti investimenti. Ricordiamoci che i fondi sono molto liquidi, hanno grandi masse da amministrare, e anche per questo possono rischiare nell'azienda calcio». L'intervista completa di Filippo Conticello è sulla Gazzetta dello Sport del 19 ottobre 2022. 

Su Rai 3, nell'edizione del 21 ottobre del TGR Piazza Affari, Sottoriva aggiunge: «I fondi sono alla ricerca di investimenti nelle società di calcio soprattutto perché i club di fooball italiani evidenziano un incremento potenziale nel loro valore per quanto riguarda il brand. Stiamo parlando quindi di un asset immateriale ma che si può tradurre in flussi di cassa e componenti positive di reddito e di patrimonio che derminerebbero nel medio e lungo periodo, auspicabilmente con strutture come stadi e una governance più robusta, un ritorno sull'investimento. Che è quello che cercano i fondi». 

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