Sostenibilità e formazione
Connubio ideale per fare impresa in modo efficace ... anche per il Terzo Settore
La formazione continua non solo permette lo sviluppo della conoscenza, delle competenze e delle abilità di una persona, ma va oltre: favorisce l’inclusione, la partecipazione attiva nei contesti istituzionali, l’imprendibilità, la possibilità di innovazione e sviluppo, l’impiegabilità nel mercato del lavoro.
Anche in tema di sostenibilità e di impatto sociale emerge un bisogno sempre crescente di un connubio virtuoso tra formazione, professionisti e organizzazioni di tutti i settori.
Se ne parla nell’articolo a più voci pubblicato su CSR Oggi, tra cui quella di Giovanni Lucchini, presidente del Consorzio Farsi Prossimo, che con Università Cattolica ha realizzato un corso executive sul futuro sostenibile del Terzo Settore (Corso executive Manager innovativo). Per Lucchini, due sono le grandi sfide oggi: “il rispetto dell’ambiente e quello della persona, con la persona come patrimonio maggiore da valorizzare” - ma “vi è una terza sfida” prosegue - “farsi aiutare, essere valutati e corretti. L’attenzione che il mondo universitario sta riservando al terzo settore, anche in termini di valutazione dell’impatto che esso ha sulla società, è uno strumento che va accettato e valorizzato come supporto per valutare la propria azione”. Di sostenibilità e ambiente, economia e società parlano anche Ilaria Beretta, responsabile dell’area Research dell’Alta Scuola per l’Ambiente (ASA), Richard Arsan, general manager dell’Alta Scuola Impresa e società (ALTIS) e Davide Mambriani, responsabile stage e placement dell’Alta Scuola di Management e Economia agroalimentare (SMEA) dell’Università Cattolica.
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