La nascita e l'impulso delle Cooperative di comunità
Un interessante approfondimento de Il Sole 24 Ore mette in evidenza la nascita e sviluppo di organizzazioni che propongono modalità inedite di produzione del valore economico e di relazione; esse rappresentano le Cooperative di comunità. Un fenomeno che, complice la pandemia e nuove politiche territoriali, ha avuto una notevole crescita recente.
A vantaggio della comunità locale
Sono piccole comunità "profetiche" animate dal desiderio di rianimare territori spopolati o colpiti dal declino. Le Cooperativa di comunità hanno come obiettivo quello di produrre vantaggi a favore di una comunità alla quale i soci promotori appartengono o che eleggono come propria. Lo fanno attraverso la produzione di beni e servizi, dal turismo alla vendita dei prodotti tipici. Due terzi sono localizzate nelle aree interne. A differenza di molte operazioni immobiliari sui “borghi”, le Cooperative di comunità nascono dagli abitanti del luogo e la ricchezza resta sul territorio. La prima cooperativa è quella di Succiso sull'Appennino Tosco-Emiliano. Il paesino, messo alla prova prima dalle frane e poi dallo spopolamento, non si è arreso alla chiusura dell'ultimo bar. E 31 anni fa ha invertito la rotta con la forza di volontà di quattro giovani che via via hanno coinvolto la cittadinanza. La Cooperativa di comunità La valle dei Cavalieri (la metà degli abitanti sono soci) oggi ha anche un agriturismo, un ristorante con camere, un allevamento di pecore con vendita di pecorino Dop e gestisce il primo centro visite del parco regionale Il Gigante. Non solo. Ha acquistato un pulmino per il trasporto scolastico, il rifornimento dei medicinali per gli anziani. (Fonte: Il Sole 24 Ore).
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