Il patrimonio culturale di interesse religioso ha un ruolo importante per l'identità dei territori e per la vita spirituale e culturale delle comunità locali ma è anche elemento di grande attrattività turistica.
Nuovi turismi nei luoghi della fede
La sua valorizzazione e promozione offre interessanti opportunità, soprattutto in considerazione del mutato profilo dei visitatori richiamati da questi attrattori: non più solo pellegrini e turisti della fede ma un più vasto pubblico interessato a conoscere la storia dei luoghi e a sperimentarne le diverse dimensioni spirituali, culturali ed estetiche.
Si tratta poi di un turismo meno stagionale, più qualificato e caratterizzato da una buona capacità di spesa.
Per cogliere al meglio questa evoluzione della domanda, attrattori e destinazioni devono dotarsi di adeguate strategie di accoglienza, di comunicazione e di promozione, e devono essere in grado di inserirsi in più ampi processi di valorizzazione territoriale.
La necessità di trovare nuovi strumenti e codici di comunicazione è importante anche per essere in grado di rendere pienamente apprezzabile il valore di questo patrimonio ai nuovi flussi turistici di lungo raggio che sempre di più scelgono di viaggiare in Italia.
Cattolicaper il Turismo ha promosso un'indagine per meglio conoscere come si comunicano oggi i santuari, abbazie e monasteri italiani.
Santuari social
I primi risultati offrono un quadro interessante: molti di questi luoghi, circa l'80% affida ancora alla carta - brochure e pieghevoli cartacei - la propria attività di comunicazione e il racconto della propria identità e storia ma il numero di chi si affida anche al web è molto rilevante: il 55% degli intervistati utilizza i social, Facebook soprattutto ma anche Twitter, Instagram e Pinterest, e il 15% dispone di newsletter. Quasi tutti poi hanno un sito o una propria pagina web dedicate alla descrizione di architetture e opere d'arte e a informazioni sulle attività di culto e di ricettività, laddove presenti, alcune anche in più lingue come per esempio quello del Santuario di Oropa, di Sant'Antonio a Padova, dell'Abbazia di Rosazzo e di molti altri, in grandi e piccoli centri.
Poco usate invece le app per smartphone e tablet di cui troviamo solo qualche esempio come quello del Santuario di Vicoforte a Cuneo.
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