Università Cattolica del Sacro Cuore

GLI ITALIANI E IL TURISMO NEI PRIMI DECENNI DOPO L’UNITÀ NAZIONALE

Un viaggio d’altri tempi nel turismo degli italiani dopo l’unità nazionale nei quaderni di un Sacerdote pavese.

Nell’incontro introdotto da Flora Pagetti  -  Professoressa alla Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere -  il racconto sul turismo di quegli anni  di Luciano Maffi  -  Docente di Storia Economica -  che in un volume pubblica i quaderni privati con le note di viaggio di un sacerdote pavese, Luigi Marchelli, tra le città del nord dell’Italia tra il 1856 e 1876.

Una documentazione di storia economica e sociale che offre un quadro prezioso di conoscenze della vita sociale, economica, culturale e del turismo di quel tempo: tratte ferroviarie, tempi e costi dei trasporti, strutture ricettive (locande, alberghi, caffè), le persone che vi si incontravano (facchini, guide, altri viaggiatori), pasti, cibi, città e monumenti.

Non tutto è cambiato anche se tutto è diverso. Il Turismo in quegli anni si inquadrava pressoché unicamente nel Turismo culturale, ma i prerequisiti per fare turismo sono rimasti immutati:  tempo libero, reddito e “pace” nei pei posti da visitare.

È interessante notare come nei taccuini di don Marchelli venissero registrati  minuziosamente le spese e la rilevanza di queste: Luciano Maffi ne confronta gli importi con le paghe medie di contadini, braccianti, di maestri di scuola, giungendo a documentare come il turista investiva nei suoi viaggi notevoli cifre, pari a varie mensilità di lavoratori a reddito medio-basso.

Eventi/News