Un autentico uomo di sport in talare
Tra i tanti, tantissimi atleti che ci saranno ai Giochi olimpici di Parigi, sarà presente anche un uomo in veste talare. Si tratta di Don Franco Finocchio prete novarese e appassionato di sport.
Nell’intervista ad Avvenire pubblicata il 24 luglio, don Franco racconta la sua passione, da sempre, per il mondo sportivo. Dall’esperienza a Trecate nel paese dell’Agil Volley – squadra di pallavolo femminile di A1- passando alle realtà oratoriali e alle squadre di serie C come il Novara Calcio. In questi diversi anni di servizio, ha sempre accompagnato atleti e visto crescere giovani bisognosi di un aiuto o semplicemente celebrato una Santa messa con loro.
La passione per lo sport, racconta, lo ha spinto a studiare e approfondire numerevoli tematiche tra educazione e sport. Proprio tra queste l’Università Cattolica si è resa protagonista con uno dei suo percorsi Master dedicati all'argomento; Sport e Intervento Psicosociale. Master che coniuga la persona e il talento sportivo, il sostegno allo sviluppo del talento e il supporto agli atleti alla transizione di carriera verso il mondo del lavoro.
“Tutto questo insegnando da trent’anni al Liceo scientifico e portando avanti l’attività oratoriale delle mie parrocchie che comprende anche il campo estivo”
Don Franco è stato scelto per partire per Parigi successivamente alla nomina nel Consiglio di amministrazione del tavolo della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e di cui dal 2023 è coordinatore. Proprio tra i banchi della Fondazione, nasce la prima “convocazione” alle Olimpiadi.
“Il direttore a Interim don Michele Gianola mi ha comunicato la volontà della Cei affinché assumessi questo ruolo di cappellano olimpico” una grande gioia che traspare dalle parole del cappellano che si augura momenti di sport e serenità.
«Non so cosa aspettarmi. So soltanto che l’universo sportivo lo pratico da tanto e credo di conoscerlo bene. Il mio servizio nel villaggio olimpico comporterà le celebrazioni della Santa Messa ma anche la straordinaria opportunità di accompagnare e di seguire i ragazzi della squadra che chiederanno il mio supporto».
Don Franco riprende il discorso di Papa Francesco augurando una tregua olimpica durante le prossime due settimane in cui tutto il mondo avrà gli occhi puntati sulla capitale parigina.
“Lo sport ha anche una grande forza sociale, capace di unire pacificamente persone di culture diverse. Auspico che questo evento possa essere segno del mondo inclusivo che vogliamo costruire e che gli atleti, con la loro testimonianza sportiva, siano messaggeri di pace e validi modelli per i giovani. In particolare, secondo l’antica tradizione, le Olimpiadi siano occasione per stabilire una tregua nelle guerre, dimostrando una sincera volontà di pace.” Papa Francesco; dopo Angelus, 21 luglio.
Noi tutti ci auguriamo che questi giorni di Giochi e sport possano portare con sè il valore che dalla Magna Grecia contraddistinguono i giorni delle gare olimpiche.