La pronta risposta della Filantropia
In questo periodo di grave emergenza sanitaria importanti sono le risorse stanziate, nella forma delle donazioni, dal mondo imprenditoriale e finanziario italiano.
Esselunga, Benetton, Banca Intesa San Paolo, Mediolanum, per citarne alcune, si stanno mobilitando per sostenere chi è in prima linea ad affrontare questa crisi sanitaria, in particolare, le Strutture ospedaliere impegnate senza sosta.
Il Professore Marco Grumo, Coordinatore scientifico di Cattolica per il Terzo Settore, è stato intervistato da Milano Finanza Class Cbnc, sostenendo che queste importanti donazioni sono la manifestazione di sussidiarietà, maturità e cittadinanza. Esse avvengono sia nell'ordinario, sia in situazione straordinarie, come quella che ci troviamo ad affrontare. Quindi, una significativa risposta del mondo imprenditoriale e della società civile.
Un filantropia molto variegata, da quella continuativa e organizzata a quella "istintiva" e individuale. Le persone donano, innazitutto, per i valori che condividono e le esperienze vissute.
Le agevolazioni fiscali, giustamente concesse, e i patrimoni sono moltiplicatori delle entità delle donazioni effettuate. In generale, si dona anche perchè è conveniente, non solo dal punto di vista economico, è giusto ricordare. Il ritorno non economico è: prestigio, visibilità, legittimazione sociale (anche all'estero), e personal family branding. Tra i vantaggi economici rientrano, naturalmente, le agevolazioni fiscali. Donare ad Organizzazioni del non profit, sia per soggetti individuali, sia per le realtà impenditoriali, prevede le suddette agevolazioni. Il Professore Grumo sottolinea che la donazione debba necessariamente essere un atto razionale dal punto di vista economico, renderlo vincente sia per il donatore, sia per il beneficiario; per non rischiare che le donazioni siano episodiche, di bassa entità e quindi residuali.
In Italia, ancora molti passi possono essere compiuti. Ad esempio, in America, le donazioni filantropiche sono più strutturate anche per ragioni storico/culturali, in quanto lo Stato non è così pronunciato come nel contesto italiano/europeo e la previsione di agevolazioni fiscali risale all'anno 1917, una "tradizione" di oltre un secolo.
Interessante e significativo il ruolo del Philatropy advisor: una figura che aiuta le imprese, gli imprenditori e soggetti/famiglie facoltose ad organizzare una filantropia strategica, organizzata, win-win e, quindi, razionale dal punto di vista economico, tenedo conto che oggi la finanza e il sociale sono due mondi che si stanno avvicinando sempre più.
Per l'intervista su Class TV al Professore Marco Grumo sulla filantropia delle imprese nel tempo dell'emergenza Coronavirus (link video dal minuto 23): clicca qui
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