Università Cattolica del Sacro Cuore

- Elena Vagni

 

INTERVISTA A ELISA PASTORELLI

I volti della Dual Career

 

Teams permette di vederci attraverso uno schermo poco profondo che nasconde volti ed emozioni. Ma quelle di una ragazza di 22 anni sono difficili da celare persino dietro un computer. Oggi scopriamo la storia di Elisa Pastorelli, studentessa in Università Cattolica al terzo anno di Scienze Motorie e dello Sport, atleta mezzofondista specializzata nella corsa in montagna, originaria di Erba.

Nella chiacchierata assolutamente informale con Elisa emerge fortemente come la corsa - in montagna, su pista o su strada - sia la sua più grande passione. Ciascuna parola è il racconto di una gara, di un’emozione o di una fatica legata a quello sport amato “soprattutto tra le montagne”, che la accompagna da quando era bambina.

Racconta: “A 10 anni provi tutte le discipline e mi è venuto naturale scegliere la corsa. È nato un amore profondo e mi sono specializzata in montagna, poi sono tornata su strada e poi su pista. A breve i miei obiettivi sono dei record personali, nelle 3000 siepi nello specifico, poi si vedrà... io nasco dalla montagna e quindi la mia voglia di tornare lì c’è!”

Il dialogo prosegue con la descrizione dei campionati italiani e della gara per la selezione del 2020 dove ci fu talmente caldo che svenne: blackout di 10 minuti e soccorso immediato. “Non ho ricordi, ma almeno mi sono qualificata”, dice sorridendo.

Ma il momento più coinvolgente della conversazione si presenta quando Elisa spiega l’origine di questa grande passione per la corsa, che le venne tramandata dal nonno e che riassume in questo episodio:

“Ricordo una gara in Nazionale, eravamo a Zermatt, occasione in cui ho affrontato una delle competizioni più difficili di sempre, sia per via della temperatura altissima che della distanza e dei metri di dislivello. Mio nonno ha convinto tutti a venirmi a vedere e poi me lo sono trovato in cima alla salita prima di scollinare, nel punto più faticoso della gara. Ha iniziato a corrermi dietro, mentre ero stanchissima e stavo per svenire per la mancanza di ossigeno e il dolore alle gambe (si sente il dislivello tra i 2000 e i 2600 metri!). Il nonno ha iniziato a urlarmi dietro che mancava poco all’arrivo, e da lì non mi ha mai lasciato!”

L’intervista prosegue approfondendo il suo rapporto tra sport e studio: una relazione complicata che ora finalmente trova pace. Elisa ripercorre così le sue vicende liceali, per cui aveva tanto faticato e che l’avevano portata a pensare di lasciare lo sport. “Solo grazie a mia mamma ho deciso di continuare”.

Quanto sia stato importante il Programma Dual Career è chiaro per lei: “Gli anni dell’università, per un atleta mezzofondista, coincidono spesso parallelamente con gli anni più significativi per la sua carriera sportiva: o fai il salto di qualità e vai forte, oppure no. L’aiuto offerto dall’Università Cattolica, che spesso è venuto a mancare durante le superiori, è quindi fondamentale. Mia mamma mi ha sempre difeso a spada tratta al liceo e ho terminato come potevo, ma ho faticato tanto. Grazie al supporto ricevuto dalla mia tutor Dual Career, siamo riuscite ad organizzare gli esami e le lezioni obbligatorie - fondamentali per il corso di Scienze Motorie -, altrimenti non avrei potuto fare sport. Sono grata all’Università per il sostegno offerto a noi studenti-atleti tramite il Programma Dual Career, che personalmente mi consente di avere respiro e tempo per seguire la mia passione per lo sport, ma mi aiuta anche in previsione del mio futuro, in cui mi vedo insegnante a scuola e di atletica ai bambini”.

Atleta mezzofondista, studentessa di laurea triennale, Elisa ha traguardi ben tracciati anche per il suo avvenire. La passione per lo sport è infatti accompagnata dall’ambizione di tradurla un giorno anche nel supporto a futuri giovani atleti che vorranno seguire la sua stessa passione, perché come lei stessa afferma: “Lo sport ti aiuta a porti degli obiettivi. Il mezzofondo è una gara lunga, faticosa, che dura fino alle due ore e che richiede concentrazione per dosare le nostre energie. Nello sport come nella vita la passione e la meta fanno tutto!”

Cara Elisa, ti auguriamo di conquistare vette sempre più alte!

 

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